Morto il mimo Gero Caldarelli: era “l’anima” del Gabibbo

Morto il mimo Gero Caldarelli: era “l’anima” del Gabibbo

È morto Gero Caldarelli, il mimo che dal 1990 era l’anima del famoso pupazzo Gabibbo. L’annuncio è stato fatto da Striscia la notizia.

Commosse le parole di Antonio Ricci che commenta così la sua scomparsa: «Gero è riuscito a dare a un pupazzo, che nasceva arrogante, grazia e poesia».

Vita e carriera

Nato a Torino il 24 agosto 1942, Caldarelli, aveva frequentato la scuola di mimo del Piccolo Teatro. Dopo numerose parti sia in teatro che in TV, nel 1974 fondò, insieme a Maurizio Nichetti, la compagnia e scuola di mimo Quelli di Grock. Nel 1979 prese parte al film Ratataplan. Collaborò con Antonio Ricci già in «Drive In», nei panni di Gawronski e Pendulus, e nel 1990 venne scelto per interpretare il Gabibbo, il Pupazzo di Striscia la notizia che da allora ha sempre animato.

Nel 2003 uscì il suo libro «Una vita da ripieno – Cronache dall’interno del Gabibbo» (Rizzoli) e nel maggio scorso ha pubblicato una raccolta di fiabe intitolata «Belandi, che storie! Tre mega avventure nel mondo dei besughi» (Mondadori). Gero era inoltre autore di quadri in gommapiuma e smalti ad acqua. Scomparso per un male incurabile, ultimamente Gero si era alternato nell’interpretare il Gabibbo con il suo allievo Rocco Gaudimonte.

Stroncato da una malattia

Un male incurabile se l’è portato via, nonostante la lunga malattia, l’artista aveva continuato a lavorare, alternandosi parzialmente con il suo allievo Rocco Gaudimonte. “Gero è riuscito a dare a un pupazzo, che nasceva arrogante, grazia e poesia”, ha commentato commosso il patron del tiggì satirico, Antonio Ricci.

“Gero Caldarelli ci ha lasciati! Per 27 anni ha ‘dato vita’ al Gabibbo! Uno di quei protagonisti senza nome e senza volto, capace, con umiltà, di fare grandi cose nel silenzio del lavoro ripagato dalla passione”, ha sottolineato su Facebook l’inviato del programma Luca Abete.

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