Mose, 4 anni a Matteotti per corruzione: assolto ex sindaco di Venezia
Si chiude la vicenda giudiziaria nota come Tangentopoli del Mose. L’ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli viene riconosciuto colpevole di aver intascato dall’onnipresente Consorzio Venezia Nuova mazzette in contanti per circa 550mila euro ed è condannato a 4 anni. L’ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni pareva con le spalle al muro. E invece, tre anni dopo essere finito agli arresti domiciliari, Orsoni viene assolto al termine di un estenuante processo allungatosi come un elastico per 32 udienze.
La reazione dell’ex ministro
«Non sono un corrotto e non ho mai ricevuto denaro, né favorito alcuno», aveva detto in aula in mattinata, ma per i giudici è colpevole di corruzione insieme a Erasmo Cinque, imprenditore amico e collega di partito fin dai tempi di An, punito con la stessa pena e con una maxi-confisca complessiva di 19,5 milioni di euro, da dividere a metà: cioè i soldi, secondo l’accusa dei pm veneziani Stefano Ancilotto e Stefano Buccini, intascati illecitamente dalla sua impresa Socostramo per i lavori di marginamento delle aree inquinate di Marghera, favorita dall’allora presidente del Cvn Giovanni Mazzacurati, il «grande corruttore» poi divenuto il principale testimone dell’accusa, proprio per compiacere l’allora ministro dell’Ambiente.
Le altre sentenze
E’ stata integralmente scagionata l’ex eurodeputata del Pdl Amalia Sartori, anche lei sotto processo perché Mazzacurati aveva sostenuto di averle dato soldi in nero per le campagne elettorali. «Il fatto non sussiste», ha decretato il tribunale. Assolto anche l’architetto Danilo Turato, accusato di corruzione per i lavori alla villa veneta che fu dell’ex governatore Giancarlo Galan (che nel 2014 ha patteggiato una pena di 2 anni e 10 mesi e che subì la confisca proprio di quell’immobile), mentre sono stati condannati l’imprenditore Nicola Falconi (due anni e due mesi per corruzione e finanziamento illecito) e l’avvocato Corrado Crialese (un anno e 10 mesi per millantato credito).
Non c’è la prova che Orsoni conoscesse la provenienza di quei soldi. Mano pesante del tribunale, invece, per Matteoli che però era accusato di corruzione: per lui 4 anni e 9 milioni e 750mila euro da pagare.