Movimento no Tap non si arrende, barricate per impedire ultimi espianti

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Il Tar del Lazio, con una sentenza articolata respinge il ricorso della Regione Puglia. Cancella di fatto il temporaneo stop all’espianto degli ulivi nel Salento. I lavori per la realizzazione del gasdotto Tap possono riprendere, am il movimento no Tap non ci sta.

Il gasdotto

La battaglia giudiziaria è contro l’impianto che traghetterà in Europa il gas dall’Azerbaijan. L’ultima sentenza non solo da il via libera alla riapertura del cantiere nel fazzoletto di Puglia scelto per l’approdo del microtunnel, ma si fissano una volta per tutte alcuni punti fermi.

Gli ulivi faranno posto al tracciato nella zona di San Foca, contrada San Basilio, territorio di Melendugno. Un piccolo centro della provincia di Lecce. Dove per giorni si è scatenata la rivolta di chi si oppone al gasdotto. Un fronte ampio e variegato di cui fanno parte politici, associazioni, ambientalisti, gente comune e anche personaggi ritenuti vicini a movimenti antagonisti e ai No Tav.

Tornano le barricate

Tornano le barricate nell’area del cantiere Tap, a Melendugno. Dopo il verdetto del Tar Lazio che ieri ha dato il via libera all’azienda per riprendere le operazioni di espianto. Nella zona dove arriverà il gasdotto, respingendo cosi’ il ricorso della Regione Puglia, gli attivisti ‘No Tap’ sono nuovamente sul piede di guerra. In circa 300 sono presenti sul posto e nella notte hanno eretto ancora delle barricate.  Al centro della controversia ci sono 211 piante di ulivo.

La sentenza del Tar

Tribunale nel provvedimento sottolinea che che il progetto Tap è «un’opera di pubblica utilità» e per ricordare come «due articolazioni della stessa Regione Puglia» abbiano già concesso l’autorizzazione agli espianti.

Il 6 aprile il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva della giunta regionale e ha disposto lo stop agli espianti. Una decisione che di fatto ha riportato la calma in un’area in cui si sono accavallate ore ad alta tensione, scandite da proteste e scontri con le forze dell’ordine.

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