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Muccino sostiene che il male è una caratteristica intrinseca dell’essere umano

Il regista Gabriele Muccino presenta il suo nuovo film “Fino alla fine”, un action movie che esplora le dinamiche umane e morali attraverso le vicende di una turista americana in Sicilia. Muccino sottolinea come il confine tra bene e male sia labile, con l’umanità costruita sulla prevaricazione. I personaggi del film incarnano l’impeto giovanile e la presunzione umana di poter dominare il pericolo. Il regista si ispira a Scorsese e ama affrontare sfide linguistiche e pericolose. Il film è un’esperienza adrenalinica sia per gli attori che per gli spettatori, e non si limita a rappresentare una questione generazionale.

“Fino alla fine”: Universalità e natura umana nel nuovo film di Gabriele Muccino

Il regista Gabriele Muccino ha presentato il suo ultimo film, “Fino alla fine”, durante la Festa del cinema di Roma. Secondo Muccino, il film non va descritto come un semplice racconto sui giovani di oggi, ma come una storia che affronta temi universali legati alla natura umana. I personaggi, nonostante la loro giovane età, rappresentano l’impeto e la sensazione di immortalità tipici della gioventù. La trama si concentra sulle dinamiche tra giusto e sbagliato, lecito e illecito, bene e male, sottolineando la sottile linea che separa queste polarità.

Il regista ha sottolineato come le prevaricazioni siano sempre state parte integrante della storia dell’umanità. L’essere umano, essendo cacciatore e assassino per natura, ha sempre dovuto fronteggiare il male per scopi di sopravvivenza e autodifesa. Muccino ha dichiarato che il film trae ispirazione da “Fuori Orario” di Scorsese, con la volontà di esplorare il lato oscuro dell’essere umano e superare i limiti convenzionali. La protagonista del film, interpretata da Elena Kampouris, si trova a fronteggiare il pericolo e a sfidare i confini tra bene e male con la presunzione di poter dominare la situazione.

Il cast del film include talentuosi attori come Saul Nanni, Lorenzo Richelmy, Enrico Inserra e Francesco Garilli. Muccino ha affermato di preferire scegliere progetti cinematografici che sfidino il pericolo e che lo portino ad esplorare territori sconosciuti. “Fino alla fine” è stato girato con uno spirito avventuroso e adrenalico, che si riflette nella trama e ne coinvolge gli spettatori. Il regista ha infine ribadito la sua avversione verso l’etichetta “generazionale”, sottolineando che il suo obiettivo è quello di creare film che siano intensi, emozionanti e senza etichette predefinite.

Il regista Gabriele Muccino presenta il suo ultimo film “Fino alla fine”

Il regista Gabriele Muccino ha presentato il suo ultimo film, “Fino alla fine”, durante la conferenza stampa alla Festa del cinema di Roma. Muccino ha sottolineato che il film non deve essere interpretato come una semplice storia sui ragazzi di oggi, ma come un’esplorazione delle dinamiche universali legate all’umana natura. I personaggi del film, nonostante la loro giovane età, esprimono impeto e un senso di immortalità, rispecchiando le sfide tra giusto e sbagliato, lecito e illecito, bene e male presenti nella società.

“Fino alla fine” si concentra sulle ultime ventiquattro ore di una turista americana in vacanza in Sicilia, coinvolta in una notte di crimine e sopravvivenza con un gruppo di ragazzi. Muccino ha sottolineato come la storia rifletta sull’istinto umano verso la prevaricazione, radicato nella nostra natura per motivi di sopravvivenza e difesa. Le scelte della protagonista nel film derivano dall’antico bisogno umano di affrontare il pericolo con la presunzione di poterlo dominare.

Il regista ha confessato di aver tratto ispirazione da Martin Scorsese e il suo “Fuori Orario”, un punto di riferimento che lo ha accompagnato per anni. Muccino ha sempre desiderato esplorare il lato oscuro dell’umanità e superare le linee di confine convenzionali. Il film, afferma, è stato girato con un senso di pericolo palpabile e la stessa adrenalina che permea gli spettatori. Con un cast che include talenti come Elena Kampouris, Saul Nanni e Lorenzo Richelmy, “Fino alla fine” promette di offrire una visione avvincente e provocatoria della natura umana.

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Redazione

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