Muore impiccato al letto a castello: la vittima aveva 12 anni

Muore impiccato al letto a castello: la vittima aveva 12 anni

Muore impiccato, la tragedia è avvenuta nel torinese nel quartiere Lucento-Vallette.

Il dodicenne è stato portato d’urgenza all’ospedale Maria Vittoria ma per lui, nonostante i tentativi di rianimazione, non c’è stato nulla da fare.

Muore impiccato: a trovarlo è la sorella di 15 anni

A trovare il corpo è stata la sorella 15enne che non sentendo alcun rumore proveniente dalla camera del fratello ha iniziato a bussare e a chiamarlo, guardando dallo spioncino si è trovata davanti ad una scena straziante.

L’appartamento di corso Cincinnato 215 è stato il palcoscenico della tragedia, il bambino aveva un laccio intorno al collo, probabilmente la fibbia dello zaino o il laccio del materasso, e all’altra estremità era attaccata al letto a castello.

I medici del 118 sono intervenuti prontamente, il ragazzo è arrivato già intubato e in gravi condizioni di incoscienza.

Le ipotesi sono diverse, in queste ore gli inquirenti stanno indagando per accertare se la morte sia stata volontaria o se sia stato un gioco terminato in tragedia. Sembrerebbe però che gli agenti di polizia abbiano trovato un biglietto d’addio che riportava le parole “voglio sparire”.

Muore impiccato: docenti e alunni in lacrime

La preside della scuola media Pola, istituto frequentato dal ragazzo, ha espresso il suo rammarico: “Aveva festeggiato il compleanno venerdì, a scuola, con i suoi amici. Era un ragazzo sereno, ben inserito. Non riesco davvero a trovare spiegazioni. La nostra è una realtà complessa , ma lui non ha mai dato motivo di preoccupazione o allarmismo” e ancora “frequentava l’indirizzo musicale e suonava il violino. Aveva anche una simpatia per una compagna, cose da ragazzi. Abbiamo avvisato gli studenti e le loro famiglie e abbiamo attivato il servizio di ascolto psicologico. Come docenti ci interroghiamo sulle fragilità dei ragazzi. E’ una tragedia che ci lascia senza parole, che scuote tutti. Ho visto professori piangere come bambini“.

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