Nando Dalla Chiesa: figlio del generale Carlo Alberto e ex senatore e presidente di Libera

Questa sera, durante la trasmissione di Propaganda Live, il conduttore Diego Bianchi intervisterà Nando dalla Chiesa, figlio del famoso generale Carlo Alberto, vittima della mafia poco dopo aver assunto il ruolo di prefetto di Palermo. Nando è il secondogenito di Carlo Alberto e della sua prima moglie Dora Fabbo. Fin da giovane, Nando ha seguito le orme del padre dedicando gran parte della sua vita alla lotta contro le mafie, con l’obiettivo di diffondere una cultura dell’antimafia tra la popolazione.

Nando dalla Chiesa ha intrapreso una carriera politica che lo ha visto sedere tra i banchi della Camera durante il primo governo D’Alema, accanto al senatore Francesco Cossiga. Nonostante la sua fama politica, Nando proviene da una famiglia di Firenze ma è cresciuto a Milano, dove ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi.

Lasciata la politica, Nando dalla Chiesa è diventato docente di Sociologia e Geopolitica all’Università statale di Milano, continuando a promuovere la cultura dell’antimafia. È inoltre il presidente onorario dell’associazione Libera fondata da Luigi Ciotti.

La carriera politica di Nando è iniziata con il Movimento studentesco e il Movimento Lavoratori per il Socialismo, per poi approdare al movimento La Rete e diventare deputato nel collegio di Milano e Pavia. Nel 1994 ha fondato Italia Democratica, che gli ha garantito la rielezione nel 1996 e nel 1998. Durante il mandato di D’Alema, Nando ha espresso la sua sfiducia per il governo a causa della presenza di Francesco Cossiga, con cui non poteva collaborare.

Dal 2006 al 2008, è stato sottosegretario al Ministero dell’Istruzione con il partito I Democratici. Nella sua vita privata, Nando ha vissuto un grande amore con la sua defunta moglie Emilia Cestelli, da cui ha avuto due figli, Dora e Carlo. Il loro amore è durato fino alla morte di Emilia nel 2021, a seguito di una lunga malattia.

Nando dalla Chiesa porta nel cuore il ricordo di una vita insieme a Emilia, che ha lasciato un vuoto immenso nella sua vita. La sua dedizione alla lotta contro le mafie e alla diffusione della cultura dell’antimafia rimane un punto centrale della sua esistenza.