Napoli, incendio in un campo rom a Scampia: paura tra gli abitanti

Napoli, incendio in un campo rom a Scampia: paura tra gli abitanti

Tanta paura a Napoli nella zona di Scampia, un vasto incendio ha distrutto un campo rom in via Cupa Perillo. Gli abitanti si sono chiusi in casa. I vigili del fuoco hanno evitato che le fiamme attaccassero un’area di sosta di mezzi pesanti, a poca distanza. Dieci bombole di gas sono esplose, anche un deposito è stato considerato a rischio.

L’origine del rogo

Le fiamme sarebbero partite da una vettura e avrebbero poi incendiato alcuni rifiuti e materiali di plastica accanto il campo rom, facendo levare una colonna di fumo nero che ha costretto gli abitanti della zona a chiudersi in casa e tenere le finestre chiuse.

Nel campo vivono diverse persone, tra cui diversi bambini. Fortunatamente le famiglie si erano allontanate prima che la zona venisse circondata dalle fiamme. Non ci sono feriti, né persone in pericolo.

Le fiamme si sono propagate divorando alcuni rifiuti – si tratta per la maggior parte di materiale plastico – depositati a ridosso di un campo nomadi, facendo levare una colonna di fumo nero, visibile anche a notevole distanza.

Un disastro annunciato

«A Scampia un disastro annunciato». È quanto sottolineato in un comunicato congiunto del presidente dell’VIII Municipalità Apostolos Paipais e Giovanni Palladino in merito all’incendio divampato a Scampia. «Sono mesi che solleviamo il problema sicurezza del campo Rom e della zona limitrofa. Un’area completamente abbandonata e senza alcun controllo. Un incidente può verificarsi in qualsiasi momento. La Municipalità ha chiesto in questi mesi la sensibilizzazione dell’amministrazione centrale perché è necessario procedere alla riqualificazione della zona, con un processo radicale che comprenda anche l’analisi delle condizioni sanitarie e della vivibilità per i tanti bambini che vivono nei campi, oltre alla riapertura dello svincolo dell’asse mediano, chiuso da 30 anni».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *