Nei primi sette mesi del 2024 gli arrivi di migranti sulle coste italiane sono diminuiti del 62% rispetto all’anno precedente, con un totale di 33.480 sbarchi registrati. Questa riduzione è stata accompagnata da un aumento degli arrivi lungo le rotte del Mediterraneo Occidentale e Orientale, in particolare in Spagna (+153%) e Grecia (+57%). I rimpatri sono aumentati del 19,71%, mentre il numero di minori stranieri non accompagnati è drasticamente diminuito. Questi sono i dati contenuti nel dossier di Ferragosto del Viminale 2024, che evidenzia la complessa situazione migratoria in Italia e nel Mediterraneo.
Nel corso dei primi sette mesi del 2024, gli arrivi di migranti sulle coste italiane sono diminuiti significativamente rispetto all’anno precedente, registrando un calo del 62%. Questo dato è emerso dal dossier di Ferragosto del Viminale, che ha evidenziato come i sbarchi siano passati da 88.939 nel 2023 a 33.480 nel 2024, nel periodo tra gennaio e luglio.
L’analisi ha rivelato che, nonostante la diminuzione complessiva dei flussi migratori nel Mediterraneo centrale e lungo la rotta balcanica, si è verificato un aumento degli arrivi lungo le rotte del Mediterraneo Occidentale e Orientale. In particolare, Spagna e Grecia hanno registrato un incremento del +153% e +57% rispettivamente.
Parallelamente al calo degli arrivi, si è osservata una crescita dei rimpatri, che sono passati da 2.572 nel 2023 a 3.079 nel 2024. Questo ha comportato un aumento del +19,71%. Inoltre, si è verificata una marcata diminuzione del numero di minori stranieri non accompagnati che sono giunti sulle coste italiane: da 18.820 nel 2023 a 4.541 nel 2024 (dato aggiornato al 12 agosto).
Nel corso dei primi sette mesi del 2023, si è registrata una significativa riduzione degli arrivi di migranti sulle coste italiane rispetto all’anno precedente. I dati del dossier di Ferragosto del Viminale indicano un calo del 62%, con gli sbarchi passati da 88.939 nel 2022 a 33.480 nel 2023. Questo trend ha interessato soprattutto il Mediterraneo centrale e la rotta balcanica, con una riduzione del 64% e del 75% rispettivamente.
Parallelamente, si è osservato un aumento degli arrivi lungo le rotte del Mediterraneo Occidentale e Orientale. Spagna e Grecia hanno registrato un incremento del 153% e del 57% rispettivamente. Inoltre, i rimpatri sono aumentati del +19,71%, passando da 2.572 nel 2022 a 3.079 nel 2023. Questo indica un impegno maggiore delle autorità nel contrastare l’immigrazione irregolare.
Un dato positivo riguarda la diminuzione dei minori stranieri non accompagnati arrivati sulle coste italiane. Mentre nel 2022 erano sbarcati 18.820 di loro, nel 2023 si è registrato un drastico calo a 4.541. Questo potrebbe indicare una maggiore attenzione all’assistenza e alla tutela dei minori migranti da parte delle istituzioni.
In conclusione, nonostante la complessa situazione migratoria in Italia e in Europa, i dati dei primi mesi del 2023 mostrano segnali contrastanti ma anche alcune tendenze positive che suggeriscono un cambiamento nell’approccio alla gestione dei flussi migratori.
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