Neonata abbandonata in giardino, la madre: “Pensavo fosse già morta”
Ai magistrati ha detto che non si era accorta di aspettare una bambina. Queste le parole della sedicenne indagata con l’accusa di aver abbandonato la sua neonata, subito dopo il parto, in una zona isolata del giardino condominiale di un’abitazione a Trieste.
E mentre i carabinieri indagano, la giovane madre e la madre della stessa sono andate, alle 17 del 7 maggio, al Burlo, dove i medici stavano tentando di salvare la piccola. Ma la creatura giunta al reparto rianimazione già in ipotermia, cianotica e non reattiva, sarebbe morta in serata, alle 19.58.
“Partorito inconsapevolmente”
Secondo quanto raccontato dalla giovane ai carabinieri, la donna avrebbe partorito inconsapevolmente in bagno una creatura che credeva già morta. L’avrebbe poi calata con una corda, in un cestino, nel giardino.
Genitori: “Non abbiamo sentito nulla”
I genitori della giovane hanno dichiarato di non avere udito nulla, un pianto, nulla. Avrebbero intuito la tragedia in corso dalle tracce di sangue in bagno e dall’arrivo delle autorità dopo il ritrovamento della piccola nipote da parte dei vicini. Si sono quindi recati al nosocomio dopo aver interrogato la figlia e dopo averle strappato la confessione.
Indagata per omicidio
La posizione della giovane madre adesso è al vaglio della procura presso il Tribunale per i minorenni e quello ordinario. Al momento la sedicenne è indagata per omicidio.
Nota della questura
Ecco il testo di una nota della polizia: «I familiari non avrebbero avuto cognizione dello stato di gravidanza della giovane, né avrebbero avvertito grida, vagiti o lamenti che potessero far supporre quanto accaduto. Tuttavia, avendo notato la presenza delle forze dell’ordine nei pressi dell’abitazione, essendosi sparsa la notizia del ritrovamento della neonata ed avendo rilevato alcune tracce di sangue nel bagno, i familiari mettevano alle strette la ragazza, che decideva di narrare quanto accaduto”.