Nino Manfredi: la figlia Roberta racconta di un padre assente, severo e rigoroso” / “Le scappatelle? Sono state tante

Nino Manfredi: la figlia Roberta racconta di un padre assente, severo e rigoroso” / “Le scappatelle? Sono state tante

Roberta Manfredi, figlia di Nino Manfredi, ha recentemente rivelato alcuni dettagli sul padre in un’intervista al Corriere della Sera. Durante la conversazione, ha descritto l’attore come un padre assente e severo ma anche altruista. Ha detto che Nino era sincero e diretto e che questa caratteristica sembra essere stata ereditata da lei. Ha anche parlato della sua infanzia, raccontando come si sentissero condizionati dalla professione del padre quando era a casa. Ha dichiarato che era sempre al lavoro con gli sceneggiatori e che dovevano fare silenzio per non disturbare.

Per quanto riguarda la sua personalità, Roberta ha detto che Nino era molto severo e rigoroso, soprattutto con se stesso. Era un uomo parco e frugale, che non mangiava niente sul set e portava a casa il cestino di cibarie che gli veniva offerto. Roberta ha raccontato che la madre non poteva più sopportare quei cestini e che spesso gli diceva di non portarli più a casa. Inoltre, ha svelato che Nino era molto attento agli sprechi a causa della sua origine contadina e che non sopportava di buttare via il cibo.

Nonostante i difetti, Roberta ha anche rivelato i lati positivi di suo padre. Ha detto che Nino era altruista, soprattutto con i colleghi più giovani e inesperti, e che provava tenerezza per le persone con fragilità fisiche o mentali. Ha citato il film “Colpo di luna” dove Nino interpretava il padre di un disagiato psichico come esempio di questa sua sensibilità.

Dal punto di vista artistico, Roberta ha elogiato il talento di suo padre, definendolo un grande artista che ha raggiunto il successo tardi ma è diventato un pilastro del cinema italiano. Ha parlato delle sfide che ha affrontato, inclusa la sua scarsa conoscenza della lingua inglese che gli ha impedito di accettare ruoli all’estero e di ottenere una consacrazione internazionale. Infine, ha menzionato che Nino ha sconfitto una tubercolosi incurabile all’età di 15 anni e non si è mai arreso di fronte alle difficoltà.

In conclusione, Roberta ha espresso il suo rispetto e la sua ammirazione per suo padre Nino Manfredi, riconoscendo i suoi difetti ma anche i suoi pregi. Ha sottolineato che, nonostante tutto, Nino è stato un uomo straordinario che ha lasciato un’impronta duratura nel mondo del cinema.

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