“No alla riduzione dei controlli sugli ascensori” – Consorzio per l’Italia

“No alla riduzione dei controlli sugli ascensori” – Consorzio per l’Italia

Questo testo riguarda la proposta di ridurre la frequenza dei controlli obbligatori sugli ascensori, passando da semestrali e biennali a annuali e triennali. Salvatore Nasca, imprenditore nel settore ascensoristico, si oppone fermamente a questa proposta, sottolineando il rischio per la sicurezza di milioni di persone. Nasca ricorda che l’Italia è tra i paesi con il maggior numero di incidenti in ascensore e che molti impianti sono obsoleti. Ridurre i controlli sarebbe un controsenso, considerando che l’ascensore è un mezzo di trasporto. Il Consorzio per l’Italia si sta battendo per bloccare questa proposta.

Riduzione dei controlli sugli ascensori: una proposta pericolosa

Bergamo – La proposta di ridurre la frequenza dei controlli obbligatori sugli ascensori da semestrali a annuali e da biennali a triennali non trova accordo tra gli addetti del settore. Salvatore Nasca, imprenditore palermitano nel settore da oltre 35 anni e co-fondatore del Consorzio per l’Italia, ha espresso forte preoccupazione riguardo a questa proposta. Secondo lui, la sicurezza di oltre 50 milioni di persone potrebbe essere messa a rischio se la proposta venisse approvata.

Il Consorzio per l’Italia, al quale aderiscono oltre 120 imprese ascensoristiche, si sta battendo per bloccare questa modifica al Decreto del Presidente della Repubblica del 1999. Nasca ha sottolineato che l’Italia è il secondo paese al mondo per numero di incidenti legati agli ascensori, con circa 500 casi all’anno. Data la presenza di oltre 500.000 ascensori obsoleti nel paese, la riduzione dei controlli appare ancor più rischiosa.

L’ascensore è considerato un mezzo di trasporto e pertanto dovrebbe essere soggetto a controlli regolari per garantire la sicurezza dei cittadini. In un periodo in cui si parla tanto di aumento della sicurezza in tutti i settori, dimezzare i controlli sugli ascensori rappresenterebbe un grave passo indietro. Nasca ha sottolineato che il presunto risparmio economico per le famiglie non giustifica un compromesso sulla sicurezza. L’agenzia Fotogramma ha documentato la posizione del Consorzio per l’Italia su questo delicato tema.

Rischio sicurezza: no alla proposta di riduzione dei controlli sugli ascensori

Salvatore Nasca, imprenditore nel settore ascensoristico da oltre 35 anni, si oppone fermamente alla proposta di ridurre la frequenza dei controlli obbligatori sugli ascensori da semestrali e biennali a annuali e triennali. La proposta avanzata da alcuni deputati altoatesini metterebbe a rischio la sicurezza di oltre 50 milioni di persone in Italia, considerando che il nostro Paese è il secondo al mondo per numero di incidenti legati agli ascensori.

Il “Consorzio per l’Italia”, al quale aderiscono oltre 120 imprese del settore, si batte per evitare questo scempio. Nasca sottolinea l’importanza di mantenere i controlli regolari, considerando che circa la metà degli ascensori presenti in Italia sono obsoleti e potrebbero rappresentare un pericolo per gli utenti. La sicurezza dei passeggeri è prioritaria, e una eventuale riduzione dei controlli equivarrebbe a un grave rischio.

L’ascensore viene considerato un mezzo di trasporto a tutti gli effetti, e pertanto deve essere sottoposto a controlli regolari per garantirne la sicurezza. In un momento in cui si discute di aumentare la sicurezza in tutti i settori e di adottare misure più stringenti, diminuire i controlli sugli ascensori sarebbe un passo indietro controproducente. Nasca sottolinea che la proposta di risparmio economico non giustifica un potenziale pericolo per la vita delle persone e ribadisce l’importanza di mantenere i controlli obbligatori semestrali e biennali per garantire la sicurezza di tutti gli utenti degli ascensori.

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