Non dovrebbe esserci alcuna invasione da parte di un Paese verso un altro

Non dovrebbe esserci alcuna invasione da parte di un Paese verso un altro

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Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha esposto la sua posizione riguardo alla situazione in Ucraina durante un collegamento con la trasmissione Radio Anch’io su Rai Radio Uno. Ha sottolineato come nessun Paese debba invadere un altro, in linea con il principio generale di non allontanare un cessate il fuoco che è fondamentale per avviare un percorso di pace. Con dispiacere ha evidenziato il fatto che più di diecimila ordigni cadano ogni giorno sui civili da centinaia di giorni, causando sofferenza e distruzione.

Oltre alla situazione in Ucraina, Crosetto ha parlato anche del complicato scenario in Medio Oriente. Ha espresso l’auspicio che le cose non peggiorino, in particolare riguardo al ritardo iraniano nella risposta a Israele. Questo ritardo, secondo il ministro, è risultato dalla pressione esercitata a livello mondiale per far comprendere che ulteriori passi non porterebbero a una soluzione pacifica. Ogni ulteriore peggioramento della situazione allontanerebbe il traguardo del cessate il fuoco, che rappresenta l’obiettivo principale.

Nel discorso sulle armi italiane, Crosetto ha chiarito che devono essere utilizzate esclusivamente a fini difensivi. Ha sottolineato che le armi destinate ad altri scopi non possono essere impiegate in un attacco contro il territorio russo. Il ministro ha criticato la “miopia” di alcuni settori giornalistici che guardano alla situazione solo da una prospettiva nazionale, mentre il vero problema è il cammino verso la pace. La vera domanda da porsi, secondo Crosetto, è se la tattica attuale porterà più velocemente al tavolo delle trattative per raggiungere la pace tanto agognata.

In conclusione, il ministro ha evidenziato che non esiste una risposta definitiva a questa domanda. È fondamentale considerare l’efficacia delle azioni intraprese e se queste stiano veramente portando verso una soluzione pacifica. La speranza è che il dialogo e la collaborazione internazionale possano contribuire a risolvere le crisi attuali e riportare la pace in queste regioni colpite dalla guerra. La strada per la pace è lunga e difficile, ma è imperativo continuare a lavorare verso questo obiettivo comune.

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