Non si era reso conto di averlo eliminato” / “È distante e…
Daniele Rezza ha confessato di aver ucciso Manuel Mastrapasqua per rubargli le cuffiette wireless, senza rendersi conto di aver commesso un omicidio. L’avvocato di Rezza ha spiegato che l’omicidio è stato un gesto occasionale, non premeditato. Rezza non era sotto l’effetto di droghe, anche se aveva bevuto pesantemente il pomeriggio prima dell’omicidio. Le cuffie sono state gettate la mattina successiva all’omicidio, quando non c’era ancora la consapevolezza che Rezza fosse l’assassino. Il comportamento distaccato di Rezza potrebbe indicare dei problemi psicologici.
Daniele Rezza confessa l’omicidio a Rozzano
Daniele Rezza ha ammesso di aver ucciso Manuel Mastrapasqua, un giovane di 31 anni, a Rozzano. La motivazione dietro il gesto criminale è stata il furto delle cuffiette wireless. Nonostante Rezza abbia ammesso l’omicidio, il suo avvocato Maurizio Ferrari ha dichiarato che il giovane non si era accorto di aver ucciso l’uomo, affermando di non aver visto cadere a terra né il sangue versato.
Il legale, che in seguito ha rinunciato al mandato per motivi personali, ha descritto l’atto come un gesto occasionale, sottolineando che non era nelle intenzioni di Rezza compiere una rapina quella notte a Rozzano. Tuttavia, durante una passeggiata notturna, l’incontro con il giovane Manuel ha portato Rezza a estrarre il coltello e compiere l’omicidio. Nonostante il consumo di alcol nel pomeriggio, Ferrari ha affermato che l’episodio è avvenuto alle 2 di notte e che Rezza non era sotto l’effetto di droghe.
Oltre alle dichiarazioni dell’avvocato, emerge che le cuffiette rubate sono state abbandonate la mattina successiva all’omicidio, quando Rezza ha confidato al padre di poter essere l’assassino. Descritto come distaccato nel raccontare l’accaduto, Rezza sembra vivere la situazione come qualcosa al di fuori del suo mondo, forse a causa di problemi personali. La vicenda continua a suscitare interrogativi sulla mente del giovane e sulle circostanze che hanno portato alla tragedia a Rozzano.
Il dramma dell’omicidio a Rozzano: la confessione dell’avvocato di Rezza
Daniele Rezza ha ammesso di aver commesso un omicidio nella notte tra giovedì e venerdì a Rozzano. L’avvocato Maurizio Ferrari ha rivelato che Rezza ha dichiarato di non essersi reso conto di aver ucciso l’uomo con una coltellata. L’obiettivo iniziale era di rubargli le cuffie wireless, ma l’escalation di violenza è stata improvvisa e tragica. Rezza ha confessato di non aver visto l’uomo cadere a terra né di aver notato il sangue, rimanendo sconvolto solo la mattina successiva.
Secondo l’ex avvocato di Rezza, questo gesto è stato occasionale e non premeditato. Nonostante avesse bevuto pesantemente il pomeriggio precedente, l’episodio è avvenuto alle 2 di notte senza l’effetto di droghe. Rezza ha deciso di rapinare il ragazzo casualmente, senza pianificazione, e ha gettato le cuffie solo la mattina dopo, quando ha realizzato la gravità della situazione.
Il legale ha sottolineato la distanza emotiva di Rezza nel raccontare l’accaduto, descrivendolo come qualcosa al di fuori del suo mondo. Si ipotizza che il giovane abbia dei problemi psicologici o emotivi, che potrebbero aver contribuito alla drammatica escalation di violenza. La comunità e i familiari delle vittime sono sconvolti e in attesa di giustizia per questo terribile crimine avvenuto a Rozzano.
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