Norvegia, secondo mandato per i conservatori: una riconferma storica
Riconfermati i conservatori in Norvegia: Erna Solberg, la Angela Merkel di Oslo, va verso la vittoria elettorale. Riconferma storica perché mai prima d’ora un leader conservatore aveva conquistato un secondo mandato.
Ecco il responso del popolo sovrano alle elezioni parlamentari svoltesi questo lunedì in Norvegia, secondo l’80 per cento dei voti espressi. I conservatori della signora Solberg si vedono – a questo punto dello spoglio – riconfermati al potere conquistando almeno il 25 per cento dei consensi nella loro coalizione con i “Progressisti” (neodestra liberale eurominimalista e antimigranti) guidati dalla giovane Sylvi Listhaug che volano al 15 per cento. Un cambiamento è ancora possibile perché si tratta di vedere se liberali e democristiani, i due alleati minori della premier uscente, andranno sopra o sotto la soglia di rappresentanza del 4 per cento.
Solberg al comando dal 2013
Erna Solberg, leader del partito Conservatore, già dal 2013 guida un governo di minoranza insieme all’altro partito di centrodestra del parlamento norvegese, il partito del Progresso, e grazie al sostegno di due formazioni centriste, una di ispirazione cristiana e l’altra liberale, che però avevano deciso di non entrare nella coalizione per le differenze con la forza guidata dell’attuale ministra alle Finanze Siv Jensen, principalmente sulle politiche di immigrazione.
Secondo un sondaggio di Kantar TNS commissionato dall’emittente TV2, a una settimana dalle elezioni ai quattro partiti di centro-destra vengono assegnati 87 seggi su 169, nove in meno rispetto al 2013, ma sufficienti per ottenere la maggioranza (per la quale ne bastano 85).
Delusione per i laburisti
A sinistra, delusione dei laburisti che restano primo partito del paese ma perdono voti per l´apparenza troppo aristocratica e lontana dalla gente del loro leader Jonas Gahr Store, uscito dalle elitarie Grandes écoles francesi. Mentre guadagnano sinistra radicale, comunisti e verdi. Un altro problema per Erna Solberg potrebbero essere le scelte dell’altro vincitore del voto, il Partito agrario (Centro), disponibile a coalizioni con le eterogenee sinistre in cambio di concessioni alle pur prospere aree rurali. Ma ieri sera tardi nel bel centro di Oslo erano i fans delle due leader di centrodestra Erna e Sylvi a festeggiare vittoria abbracciandosi in strada al primo freddo.
I successi della Solberg
Disoccupazione contenuta nonostante la petrocrisi, crescita solida (alla media nazionale postbellica del 2,7 per cento chiunque abbia governato, laburisti per decenni e ora conservatori), prospettive di boom di Borsa come in Svezia a causa del Brexit. E linea dura sul problema migranti, come ha spiegato a Repubblica la leader dello junior partner della coalizione Sylvi Listhaug: accolti solo se si integrano e rispettano le leggi, e se non impongono burka o niqab alle donne. Pragmatismo in economia: appunto spese dalle casse del Fondo sovrano per l´occupazione, e incentivi alle grandi aziende, un esempio per tutti Norwegian, la compagnia aerea low cost migliore del mondo, con una flotta maggiore di quella di Air France.