“Not my president”, non si fermano le manifestazioni contro Trump

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Dopo la grande manifestazione organizzata il 19 febbraio a Times Square con lo slogan “Anch’io sono musulmano”. Non si fermano i cortei al grido “Not my president” (“Non il mio presidente”): i manifestanti hanno marciato per le strade di New York, Chicago, Washington e Los Angeles.

A migliaia hanno sfilato attorno a Central Park a Manhattan, agitando cartelli anti Trump. Nel centro di Los Angeles la manifestazione si è svolta all’insegna di slogan su immigrazione e ambiente. A Chicago i cortei sono partiti dalla Trump Tower.

I newyorchesi sono scesi in piazza per gli immigrati, con lo slogan ‘Io sono musulmano’. Il corteo ha invaso Times Square. Tra i manifestanti anche Chelsea Clinton e il sindaco Bill de Blasio che ha detto dal palco: “Riflettiamo sulle origini di questo paese, fondato sul rispetto di tutte le fedi. Questo è quello che sono gli americani e dobbiamo proteggerlo. Un attacco a una fede e una attacco a tutti i credenti” . Alla manifestazione hanno partecipato anche star del cinema, tra le quali Susan Sarandon.

Centinaia di migliaia di cittadini hanno protestato negli Stati Uniti contro le politiche di Donald Trump sull’immigrazione. La contestazione di massa si è svolta durante il President’s Day, la tradizionale festa federale celebrata il terzo lunedì del mese di febbraio per commemorare la nascita di George Washington, primo presidente della storia degli Stati Uniti.

Le manifestazioni si sono svolte senza incidenti solo alcuni momenti di tensione sono stati registrati nel centro di Portland, in Oregon, ma hanno coinvolto un piccolo gruppo di persone.

 

Da Chicago a Washington, da Los Angeles a Miami, le marce contro questo inquilino della Casa Bianca sono state organizzate nelle principali città degli Stati Uniti. A partire da New York, fin sotto alla Trump Tower.

“Sono convinto che la sua campagna elettorale sia stata appoggiata dai russi e se fosse vero, dovrebbe essere messo sotto impeachement e finire in prigione. Dobbiamo farlo uscire dalla Casa Bianca. Non è un posto adatto a lui” afferma un manifestante a New York.

 

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