Nove italiani su dieci a casa per Natale: spese da 100 euro
Nove italiani su dieci starà a casa per Natale. Secondo i dati forniti dal centro studi di Confcooperative, saranno cenoni tradizionali quelli a cui si stanno preparando gli italiani. Probabilmente l’incertezza dovuta alla crisi economica porterà ad un ritorno alle radici anche a tavola.
La tredicesima, secondo i dati, farà lievitare la spesa media per imbastire il cenone della vigilia di Natale: 105 euro a famiglia circa. Niente cibi appartenenti ad altre culture, solo made in Italy: pasta con vongole e frutti di mare come primi piatti; pesce e carne per i secondi piatti; insalate, salumi, formaggi e uova i contorni e gli antipasti; vini rigorosamente provenienti dallo stivale, spumanti e prosecchi. Come dolci? Gli immancabili panettoni e pandori, seguiti a ruota dalle specialità regionali.
Le famiglie ammortizzano ulteriormente le spese contribuendo in famiglia. Nella maggior parte dei casi, ogni membro della famiglia porterà al cenone un pasto l’uno, in modo da organizzare un menù ricco spendendo poco.
La Federconsumatori fotografa la situazione: “Basta girare per le strade per capire che saranno feste diverse – dice Rosario Stornaiuolo, responsabile dell’associazione – non c’è un’atmosfera natalizia. Pochi addobbi e negozi vuoti. La crisi economica peserà tantissimo sui consumi”.
E per i regali? La stima della spesa per i doni di Natale è intorno ai 110 euro a famiglia. Boom per l’acquisto di libri e compere online. La Federconsumatori mette in guardia sul rischio di incombere in truffe: “Ci sono annunci che compaiono su siti, inducono a compare merce a prezzi bassissimi e poi scompaiono per ricomparire su altre piattaforme, mentre i prodotti non vengono consegnati. Abbiamo registrato già molte denunce”.
La realtà, inoltre, ci mette di fronte non solo a regali, tavole imbastite e ricchi menù. Un milione e 582 mila famiglie (oltre 4,5 milioni di italiani) vivono in assoluta povertà e vivranno il Natale come fosse un giorno come tanti altri.