Nuove frontiere e tecniche avanzate nelle terapie del dolore

Nuove frontiere e tecniche avanzate nelle terapie del dolore

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Il dolore viene comunemente considerato un sintomo che segnala un problema nel nostro organismo. Nella forma acuta, il dolore può derivare da traumi, ferite o infiammazioni, ma tende a diminuire e scomparire una volta che le condizioni che lo hanno causato sono risolte. Tuttavia, il dolore persiste quando è legato a una causa irreversibile o a una condizione patologica, diventando così una malattia con gravi conseguenze sul benessere e sulla salute mentale dell’individuo.

Il dolore non è solo una sensazione trasmessa dai nervi e percepita dal cervello, ma è il risultato di un complesso processo che coinvolge fattori fisici e psicologici. Questo rende difficile valutarlo oggettivamente e ne richiede un approccio personalizzato nel trattamento. Fabio Intelligente, Aiuto – Coordinatore del Servizio di Terapia Antalgica per il dolore Cronico presso l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, ha sottolineato l’importanza di distinguere le cure palliative, che si occupano dei pazienti senza cura per la loro malattia, dalla terapia antalgica, rivolta a tutti coloro che soffrono di dolore acuto o cronico.

Il filosofo Cartesio definiva il dolore come un allarme dell’anima, un segnale di pericolo. Tuttavia, il dolore coinvolge una serie di circuiti nervosi che possono essere interrotti con l’uso di farmaci. Le infiltrazioni possono essere utilizzate per eliminare temporaneamente il dolore, ad esempio nel caso di lombosciatalgia. Esistono anche procedure avanzate come l’utilizzo di tecnologie che sfruttano caldo o freddo per bloccare i nervi sensitivi, radiofrequenze pulsate o l’impianto di pacemaker midollari.

Intelligente ha evidenziato l’importanza dell’interazione tra il microbioma e il sistema nervoso nel processo di percezione del dolore. Questa scoperta offre nuove prospettive per la comprensione e la cura del dolore cronico. Consigliando ai pazienti di non sottovalutare un dolore persistente o cronico, di evitare l’automedicazione e di rivolgersi a uno specialista per un trattamento personalizzato.

In conclusione, il dolore cronico ha un impatto significativo sulla vita psicologica e sociale dell’individuo e richiede un approccio multidisciplinare per essere affrontato in modo efficace e personalizzato.

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