Nuove truffe on line: l’incredibile caso dell’assegno clonato
Sono molti i siti Internet che offrono la possibilità, a privati ed aziende, di pubblicare gratuitamente annunci di vendita di prodotti nuovi ed usati, consentendo agli utenti di concludere ottimi affari.
Tuttavia, è necessario fare molta attenzione al contenuto delle inserzioni, soprattutto quando queste sono molto accattivanti. Spesso, infatti, si rischia di rimanere vittima di un’abile truffa.
L’inserzionista offre la vendita di un prodotto sottocosto, generalmente di un motoveicolo o di autoveicolo, e dopo avervi rassicurato sulla sicurezza dell’acquisto e discusso i dettagli della consegna, vi chiede di recarvi in banca al fine di emettere un assegno bancario a lui intestato.
A distanza di tre/quattro giorni dall’appuntamento fissato per la conclusione dell’operazione, è il venditore a volere delle garanzie, chiedendovi di inviare preventivamente la fotografia dell’assegno circolare tramite WhatsApp o via e-mail. Ebbene, dal quel momento potreste non avere più sue notizie.
A quel punto, essendo sfumato l’affare, tornerete in banca per annullare l’assegno, e lì scoprirete che lo stesso è stato incassato da terzi, senza la presentazione dell’originale, in quanto l’assegno è stato clonato.
Ma come cautelarsi nei confronti di questi venditori disonesti?
In primo luogo è necessario fare attenzione all’importo della vendita e alle modalità di pagamento richieste: tali truffe avvengono, in genere, per compravendite di valore superiore ai 4.000/5.000 euro ed il mezzo di pagamento richiesto è, ovviamente, l’assegno circolare.
Se siete comunque intenzionati a concludere l’affare, fatevi trasmettere sempre un documento di riconoscimento, possibilmente il passaporto in quanto è di difficile falsificazione, a differenza della la carta di identità.
In mancanza, chiedete più documenti (carta di identità, patente, anche un certificato di residenza se siete in dubbio) e fatevi sempre rilasciare il codice fiscale.
Se il vostro venditore acconsente ad inviarvi la carta di identità, ricordate di verificare che questa sia valida. Il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale Polizia Criminale – Servizio per il Sistema Informativo Interforze, offre un servizio che, seppur “puramente informativo” consente di verificare se il detto documento è stato rubato o smarrito.
(consultabile al link: http://www.crimnet.dcpc.interno.gov.it/servpub/ver2/Documenti/cerca_docu.htm)
Tali truffe sono molto più frequenti di quanto si possa pensare, invero, di recente si è verificato un caso analogo ed il cliente si è rivolto all’Arbitro Bancario Finanziario sporgendo reclamo per la restituzione della somma.
L’ ABF, con decisione del 21.09.2016 ha ritenuto che l’invio della foto riproduzione dell’assegno bancario, configuri un comportamento IMPRUDENTE, per cui nel caso in questione l’acquirente aveva involontariamente concorso a causare il danno, concedendo il rimborso nella misura ridotta del 50%.
In conclusione, massima prudenza prima di una compravendita! Chiedete sempre una copia del documento di riconoscimento del vostro venditore, fate attenzione alle modalità della vendita …e ricordate che un assegno bancario può essere abilmente clonato.
Io vi ho avvisato ….
Antonio De Simone
Avvocato del foro di Napoli
e direttore della rivista Ex Parte Creditoris