Nuovo accordo tra Gruppo San Donato e GKSD per ospedale di Bassora in Iraq

Nuovo accordo tra Gruppo San Donato e GKSD per ospedale di Bassora in Iraq

La missione del Gruppo San Donato e di GKSD in Iraq è stata un successo, culminando in un accordo per la gestione in partnership pubblico-privato del Sayyab Teaching Hospital a Bassora. Il Ministro della Salute iracheno, Saleh Mahdi Al-Hasnaw, ha visitato l’Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio e l’Ospedale San Raffaele a Milano per due incontri con i vertici di GSD. Questo secondo accordo segue quello per la gestione dell’ospedale di Najaf e fa parte della strategia del governo iracheno di coinvolgere player privati internazionali per migliorare i servizi sanitari nel paese.

Il Sayyab Teaching Hospital a Bassora, sede di insegnamento universitario, conta 492 letti, 18 sale operatorie, terapia intensiva, pronto soccorso e diverse specialità mediche e chirurgiche. Il Gruppo San Donato si impegna a garantire la presenza di 20 capi di dipartimento ospedaliero per due anni, oltre a programmi di formazione per medici e infermieri locali. Questo accordo porta il Gruppo San Donato a presidiare due delle regioni più importanti dell’Iraq, con quasi 1.000 posti letto e un turnover di oltre 160 milioni di dollari.

Kamel Ghribi, presidente di GKSD e vice presidente di Gruppo San Donato, sottolinea l’impegno dell’azienda nell’investire in qualità e innovazione nel sistema sanitario iracheno, contribuendo al consolidamento dei legami tra Italia e Iraq. Anche il Ministro della Salute Al-Hasnaw evidenzia l’importanza di tali accordi per il rapporto tra i due paesi.

Questi accordi testimoniano l’impegno costante del Gruppo San Donato nell’offrire know-how medico di alto livello alla popolazione irachena, promuovendo lo scambio di conoscenze e la collaborazione internazionale nel settore sanitario. La partnership tra enti pubblici e privati è un passo importante verso l’innovazione e lo sviluppo di modelli sanitari all’avanguardia, migliorando così l’accesso ai servizi sanitari per la popolazione irachena.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *