Obblighi europei per Case Green: milioni di immobili italiani dovranno effettuare lavori e abbandonare le caldaie a gas
Il Parlamento europeo ha recentemente approvato una direttiva volta a promuovere l’efficienza energetica degli edifici, ponendo obiettivi ambiziosi per i 27 Paesi membri. L’Italia è tra i Paesi interessati a dover adeguare le proprie politiche per raggiungere tali obiettivi. La nuova direttiva prevede che entro il 2030 gli edifici dovranno essere a emissioni zero, mentre entro il 2040 sarà necessario eliminare l’uso delle caldaie a gas.
La direttiva, chiamata Energy performance of buildings directive (Epbs), è stata approvata con una versione meno rigida rispetto al testo originale, ottenendo 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti. L’Italia è tra i Paesi che hanno richiesto maggiore flessibilità per garantire una transizione più agevole verso gli standard richiesti.
La direttiva riguarda principalmente residenze private e uffici, responsabili del 40% del consumo energetico e di oltre un terzo delle emissioni di gas serra nell’Unione europea. Con l’obiettivo di raggiungere la neutralità delle emissioni entro il 2050, questa direttiva punta a ridurre l’inquinamento e migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Una delle disposizioni principali riguarda le ristrutturazioni necessarie per ridurre l’inquinamento del 16% entro il 2030. Si stima che circa 5 milioni di edifici dovranno essere ristrutturati su un totale di 12,5 milioni. Gli interventi richiesti saranno simili a quelli incentivati dal superbonus, come il cappotto termico, la sostituzione degli infissi e l’installazione di pannelli solari.
Inoltre, la direttiva imporrà ai Paesi membri di eliminare gradualmente le caldaie a gas, vietando sussidi per quelle che utilizzano combustibili fossili a partire dal 2025 e proibendo completamente l’uso del gas entro il 2040. I nuovi edifici pubblici dovranno essere dotati di pannelli solari e altre misure green.
Per affrontare i costi di questa transizione, la Commissione europea stima la necessità di investimenti annui di 275 miliardi di euro, con un extra di 152 miliardi di euro rispetto alle risorse attuali. I Paesi potranno accedere ai fondi europei per sostenere questa transizione, offrendo sussidi, bonus e mutui agevolati per aiutare proprietari e famiglie.
La Lega italiana ha celebrato l’allentamento degli obblighi imposti dalla direttiva, affermando che migliorerà gradualmente le prestazioni energetiche degli edifici. Al contrario, vi è stata critica da parte dei popolari tedeschi che ritengono eccessivo il peso dei lavori sulle spalle dei proprietari immobiliari. Tuttavia, la maggioranza di governo italiana ha accolto con favore tali cambiamenti, in particolare la Lega e Forza Italia, mentre il centrosinistra ha votato a favore della direttiva.