Obesità, ora si può sconfiggere: arriva il cerotto brucia grassi

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Il cerotto brucia grassi, basato sulla nanotecnologia, rilascia un farmaco in grado di trasformare il tessuto adiposo bianco in tessuto adiposo bruno. Nei test sui topi ha ridotto il ventre del 20% in un mese di applicazioni. Un cerotto che brucia i grassi nella zona del corpo in cui viene applicato che ha la funzione di produrre calore.

Il rimedio è stato sviluppato dai ricercatori del Columbia University Medical Center (Cumc) e della University of North Carolina, ed è un dispositivo ricoperto di micro-aghi che permettono di far penetrare nella pelle i principi attivi che combattono il grasso localizzato, attraverso nanoparticelle appositamente predisposte.

L’azione avviene sul grasso bianco, quello “dannoso”, modificandone la composizione e facendolo, invece, divenire grasso bruno, quello “buono” che brucia le calorie per produrre calore non permettendo dunque il deposito del grasso.

Per combattere l’obesità in clinica, si utilizzano sistemi che simulazione l’azione del grasso bruno, tuttavia non sono esenti da numerosi effetti collaterali, non essendo appunto un processo naturale, ma indotto. “Il nostro “cerotto”, non provoca queste complicanze in quanto rilascia la maggior parte del farmaco direttamente nel tessuto adiposo”. Spiega, invece, Li Qiang, professore associato di patologia e biologia cellulare presso il CUMC.

La tecnologia

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica ACS Nano, e riporta come sia stata sviluppata questa tecnologia: i ricercatori hanno incapsulato i principi attivi all’interno di nanoparticelle da 250 nm di diametro. Queste poi sono inserite in una specie di cerotto da un centimetro quadrato di superficie, tutto ricoperto di micro-aghi. Il cerotto, una volta applicato sulla cute non provoca dolore, ma i micro-aghi riescono a bucare la pelle e a far penetrare i principi attivi che vengono rilasciati in modo graduale nei tessuti sottostanti.

Dal modello animale, il prossimo passo sarà quello di avviare studi clinici sull’uomo. Tuttavia, i ricercatori dovranno prima stabilire quale sia il farmaco , o una combinazione , che stimoli l’imbrunimento del grasso localizzato e attivare il metabolismo. Qiang: “In più questo presidio, nel nostro studio, è risultato sicuro ed efficace non solo nel trattare l’obesità, ma anche problemi metabolici correlati, come il diabete”.

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