Omicidio Noemi: il fidanzato si rifiuta di rispondere al gip
Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Lucio, il fidanzato di Noemi Durini, reo confesso dell’omicidio della 16enne di Specchia.
“Aveva già ricostruito i fatti davanti al pm”, ha spiegato Luigi Rella, il difensore del 17enne, lasciando la struttura, riferendo che il gip si è riservato di decidere entro questa sera e sottolineando che a suo avviso “non ci sono i presupposti per la convalida, perché non c’è pericolo fuga”.
“Certamente è un momento difficile per lui, è molto segnato, non sta bene e quindi ha bisogno di essere curato. Noi – ha continuato l’avvocato – ci siamo opposti alla convalida del fermo perché non ci sono i presupposti, non c’è il pericolo di fuga. Però la situazione è sicuramente grave e va valutata. Il ragazzo deve essere soprattutto, in questo momento, curato. Bisogna capire anche se al momento del fatto vi era la piena capacità di intendere e di volere”.
L’avvocato ha confermato che il collegio difensivo chiederà una perizia per valutare la capacità di intendere e di volere del giovane al momento dell’omicidio. “Certamente è un momento difficile per lui, è molto segnato, non sta bene e quindi ha bisogno di essere curato. Noi ci siamo opposti alla convalida del fermo perché non ci sono i presupposti, non c’è il pericolo di fuga – ha spiegato l’avvocato Luigi Rella – Però la situazione è sicuramente grave e va valutata. Il ragazzo deve essere soprattutto, in questo momento, curato. Bisogna capire anche se al momento del fatto vi era la piena capacità di intendere e di volere”.