Omicidio-suicidio a Zurigo: spara alla moglie per strada e si uccide
Omicidio-suicidio a Zurigo. E’ tragedia a Zurigo dove un italiano ha ucciso la propria moglie in pieno centro a colpi di pistola, gettando la città nel panico, e poi si è tolto la vita.
Omicidio-suicidio a Zurigo: la dinamica della tragedia
Danilo Nuzzo, 38 anni, ha ucciso con colpi di pistola la moglie, Irene Rizzo, di 35 anni, in strada nel centro di Zurigo e poi si è tolto la vita. Entrambi erano originari della provincia di Lecce: lui di Supersano, lei di Ruffano. La coppia, che lascia due figli, viveva nella città svizzera da diversi anni.
La tragedia è avvenuta, per motivi non ancora accertati, venerdì sotto gli occhi dei passanti che sono fuggiti terrorizzati, temendo si potesse trattare di un attentato. Secondo una prima ricostruzione, la sparatoria è avvenuta nel pomeriggio di venerdì nella Europaallee, vicino alla stazione centrale.
Alcuni testimoni oculari parlano di un omicidio-suicidio: un uomo avrebbe appunto ucciso una donna, la moglie, e si sarebbe poi sparato. L’uomo è stato trovato gravemente ferito, ma è morto poco dopo sul posto del delitto prima di essere trasportato in ospedale.
La donna era impiegata presso una filiale della banca Ubs. Ed è proprio davanti all’edificio che ospita l’istituto di credito che è avvenuto l’omicidio-suicidio. La donna è morta davanti all’ingresso della banca. A pochi passi da lei, il marito si è tolto la vita dopo averla uccisa. Sembra che l’uomo avesse trascorso gli ultimi giorni in paese e che proprio il giorno prima della tragedia fosse ripartito per la Svizzera.
Secondo i media svizzeri, si tratterebbe di un caso di omicidio-suicidio a sfondo passionale. Testimoni oculari dell’evento affermano che sono stati sparati almeno quattro o cinque colpi di arma da fuoco, una delle due vittime sarebbe morta sul colpo e l’altra a seguito delle gravi ferite riportate. Dalle foto disponibili si vedono due persone stese sul marciapiede, con accanto ad uno dei corpi una pistola, mentre la zona di Europallee appare presidiata in forze dalle locali forze dell’ordine, con molte auto e camionette. Supersano e Rufano intanto piangono due ragazzi, morti per gelosia o motivi non noti ancora, partiti per la Svizzera alla ricerca di una felicità che non raggiungeranno mai.