OneRepublic, il nuovo album “Artificial Paradise” in uscita a luglio
OneRepublic ha annunciato il prossimo 12 luglio l’uscita del loro sesto album in studio, intitolato “Artificial Paradise”. Il disco, già disponibile per il pre-ordine in formato fisico e digitale, affronta il tema dell’autenticità in un mondo sempre più artificiale. Il titolo suggerisce la ricerca di un paradiso che potrebbe essere solo un’illusione, soprattutto nel contesto digitale in cui viviamo.
Il processo creativo di “Artificial Paradise” è partito con la composizione del singolo “West Coast”, nato in una stanza d’albergo a New Orleans nel 2016. Questa canzone ha funguto da punto di partenza per il gruppo, che ha continuato a scrivere e registrare in diverse location in tutto il mondo. Nel corso degli ultimi otto anni, hanno accumulato una serie di brani che, seppur diversi tra loro, hanno trovato una coesione nel tema dell’autenticità nell’era dell’artificio.
Il frontman Ryan Tedder sottolinea come molti dei testi e delle melodie dell’album siano nati negli ultimi due anni, durante un periodo in cui la società sembra essere obnubilata dalle vite virtuali e dalle narrazioni appiattite che circolano sui social media. In questo contesto, l’idea di un “paradiso artificiale” si è presentata come una riflessione chiave per il gruppo.
“Nel mezzo di questa realtà virtualizzata, cerchiamo di costruire connessioni sincere, sentimenti autentici e storie vere”, afferma Tedder. Il musicista descrive “Artificial Paradise” come un’opera che si pone dei profondi interrogativi sul mondo contemporaneo, sul rapporto tra realtà e finzione, tra autenticità e contraffazione.
L’album si inserisce perfettamente nel panorama attuale, in cui sempre più persone cercano il proprio “paradiso” attraverso gli schermi dei dispositivi tecnologici. Tra le tracce dell’album emergono quindi tematiche legate alla ricerca di significato in un mondo sovrastato dall’artificio e dalle aspettative create da una realtà filtrata dai social media.
Con “Artificial Paradise”, OneRepublic si propone di offrire una riflessione sulla necessità di trovare un equilibrio tra la vita reale e quella virtuale, tra le relazioni autentiche e quelle mediatiche. Il disco si candida a essere una colonna sonora per coloro che si interrogano sulla propria identità in un’epoca di continui cambiamenti e di crescente alienazione digitale.