Oristano: Urgente Intervento per Affrontare l’Emergenza Nella Laguna

Riunione Cruciale per la Tutela Ambientale in Sardegna
CAGLIARI (ITALPRESS) – Si è tenuta presso l’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna una riunione tecnica di grande rilevanza per affrontare la gravissima crisi ambientale che interessa i laghi costieri di Corru Mannu, Corru s’Ittiri e S’Ena Arrubia. Questo incontro si è rivelato fondamentale per delineare azioni urgenti e straordinarie da attuare in tempi brevi, necessari per contrastare il degrado ambientale già in atto in queste zone e per tutelare le attività produttive locali.
Un Incontro Ad Alto Livello per Affrontare le Emergenze
La riunione, promossa in seguito all’audizione della Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, ha visto la partecipazione di figure chiave come l’assessore regionale dell’Agricoltura Gianfranco Satta, l’assessora dell’Ambiente Rosanna Laconi, il direttore generale di Agris Sardegna Giovanni Piras, il presidente del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese Carlo Corrias, la sindaca di Arborea Manuela Pintus e l’assessora di Terralba Maura Mura. Questa sinergia tra diverse istituzioni ha permesso di discutere e approvare misure cruciali per la salvaguardia del patrimonio naturale.
Nel corso dell’incontro, è stata sottolineata l’urgenza di attivare immediatamente azioni mirate, ricavate da un progetto di riqualificazione ambientale più ampio, che non sarebbe stato attuabile prima della fine dell’anno. Il piano prevede l’apertura controllata di un varco nei canali a bocca di mare per ripristinare il ricambio idrico e migliorare l’ossigenazione nelle aree stagnanti, entrambi fondamentali per il benessere degli ecosistemi locali.
L’assessore dell’Ambiente Rosanna Laconi ha dichiarato: “Stiamo affrontando una crisi ambientale che non può essere ignorata. Questi interventi, oltre a essere urgenti, sono sostenibili e rispondono a un impegno condiviso da tutti.” La Laconi ha poi aggiunto che l’intervento previsto è “giuridicamente sostenibile e coerente con i principi di precauzione e proporzionalità”, un aspetto che evidenzia l’intenzione delle autorità regionali di agire nel rispetto della normativa vigente.
Un Piano d’Azione Ad Alta Efficacia
Le misure adottate rappresentano una soluzione tempestiva e di facile implementazione. Grazie a questa apertura controllata, ci si aspetta un rapido miglioramento della qualità dell’acqua e della biodiversità nelle lagune, che avrebbero un impatto positivo anche sulla pesca e le attività turistiche locali. Carlo Corrias, presidente del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese, ha evidenziato che “è fondamentale unire le forze per tutelare la nostra terra e il nostro mare. Ogni intervento deve essere un passo verso un futuro sostenibile per le generazioni a venire”.
È importante sottolineare che, mentre si avviano questi interventi, le autorità competenti in materia paesaggistica e ambientale stanno lavorando per definire gli aspetti autorizzativi necessari, garantendo che ogni azione sia condotta nel rispetto delle normative esistenti e delle necessità ecologiche.
Collaborazione e Impegno per il Futuro della Sardegna
La collaborazione tra vari attori istituzionali si è rivelata essenziale per il raggiungimento di questo importante risultato. L’Assessorato della Difesa dell’Ambiente ha confermato il suo ruolo attivo nella gestione delle emergenze ambientali e nella promozione di soluzioni tempestive e sostenibili. “Il nostro obiettivo è quello di preservare la bellezza naturale della Sardegna e garantire un patrimonio duraturo per le comunità locali”, ha affermato Gianfranco Satta.
Questa azione rappresenta dunque una tappa significativa nel percorso di tutela ambientale della Sardegna. Con un impegno collettivo e strategie ben delineate, si lavora per un presente e un futuro più sostenibile per la regione, per la sua economia e per le sue comunità locali. La Sardegna continua a dimostrare di essere un esempio di responsabilità ecologica, installando pratiche di gestione e preservazione ambientale efficaci.
Fonti: Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna, ITALPRESS.
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