Orsini: “Utilizzeremo i fondi del Pnrr per sostenere le imprese”

Orsini: “Utilizzeremo i fondi del Pnrr per sostenere le imprese”

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Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, esprime preoccupazione riguardo ai dazi che possono spingere le imprese verso gli Stati Uniti per evitare le barriere tariffarie. Sottolinea che le difficoltà in Italia ed Europa come burocrazia e regolamentazione sono più pesanti delle questioni commerciali esterne. Orsini propone un piano industriale straordinario per gli investimenti e chiede chiarezza e certezze dall’Europa per favorire la ripresa economica. Sostiene la necessità di un piano di incentivi agli investimenti almeno del 30% e sottolinea la necessità di negoziare in modo costruttivo per evitare perdite per Germania e Italia.

Confindustria preoccupata per i dazi e per il rischio di delocalizzazione

Il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, esprime preoccupazione per l’effetto dei dazi sulle imprese italiane. Sottolinea che i dazi potrebbero spingere le aziende a delocalizzare verso gli Stati Uniti per evitare le barriere tariffarie, cosa già preannunciata nel suo discorso d’insediamento. Tuttavia, evidenzia che le difficoltà in Italia e in Europa, come la burocrazia, il costo dell’energia e la regolamentazione, pesano di più sui associati.

Orsini riconosce che in Italia esiste ancora una grande capacità di produrre prodotti unici, come quelli nel settore della meccanica di precisione, della moda, dell’agrifood e dell’alimentare. Sostiene che trasferirsi negli Stati Uniti in molti casi è semplicemente impossibile. Per affrontare tale situazione, insiste sulla necessità di ridurre le barriere interne, promuovendo la cr

Preoccupazione per i dazi e la possibile delocalizzazione delle imprese

Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, esprime preoccupazione riguardo ai dazi e al rischio di delocalizzazione delle imprese verso gli Stati Uniti per evitare barriere tariffarie. Sottolinea che i nostri associati sono più influenzati dalle difficoltà interne in Italia ed Europa, come burocrazia, costo dell’energia e regolamentazione.

Orsini ritiene che, nonostante la recente caduta della produttività e l’incertezza dovuta alla guerra commerciale, l’Italia abbia una forte capacità di adattamento. Sottolinea l’importanza di un piano industriale straordinario mirato agli investimenti a due anni e alla ricerca di nuovi mercati.

Il presidente di Confindustria spinge per una maggiore sveglia europea, evidenziando la necessità di linee guida chiare e certezze per gli imprenditori. Chiede un nuovo piano di incentivi agli investimenti e un intervento deciso per sostenere l’industria europea.

Infine, Orsini sottolinea l’importanza di negoziati equilibrati e sottolinea che Germania e Italia sono tra i paesi con più da perdere in questa partita sul commercio e sulla fiscalità internazionale.

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