Osteria dei Amis, un testimone svela che sono stati sparati due colpi

Osteria dei Amis, un testimone svela che sono stati sparati due colpi

Aveva sparato a dei ladri che stavano rubando nella sua osteria. Ora dovrà testimoniare davanti agli inquirenti, giovedì prossimo, a Lodi. L’oste, sparando alla cieca, ha ucciso uno dei malviventi con un colpo di fucile. I rapinatori avevano rubato un sacco pieno di sigarette. Saranno verificate alcune “contraddizioni” nel racconto dell’uomo. Ieri è stato trovato del sangue sulla recinzione. C’è un testimone. Una persona ha detto di aver sentito due colpi di fucile, mentre l’indagato dice di averne sparato solamente uno.

Il caso dell’Osteria dei Amis è al centro della cronaca. Il leader della Lega, Matteo Salvini, è andato a cenare al locale. Il 25 aprile terrà un comizio per rafforzare la legittima difesa: “Un paese che non si difende non è un paese libero”. Lunedì ha avuto luogo l’autopsia. Alcuni pallini dello sparo sono rimasti all’interno del corpo, altri sono fuoriusciti: ciò significa che il colpo è stato sparato da distanza ravvicinata. Il ladro morto è un romeno di 32 anni.

Il procuratore lodigiano, Domenico Chiaro spiega: “Le indagini proseguono. Non perché vogliamo a tutti i costi un processo, ma perché la legge lo impone”. Ci sono ancora dei buchi neri nella faccenda. Da capire quanti colpi siano stati sparati, visto che c’è contraddizione tra ciò che racconta l’indagato e quanto dicono i testimoni. L’oste spiega che il ladro avrebbe afferrato la canna del fucile per disarmarlo, sarebbe così caduto, facendo partire il colpo.

Si sta cercando, inoltre, di risalire ai complici della vittima. Le telecamere di sorveglianza della zona, al momento, non sono state utili. Si passerà alle telecamere provinciali per cercare di identificare quantomeno il mezzo. Pare che i complici abbiano avvisato, in forma anonima, il fratello della vittima, che dichiara alla Rai: “Io e la mia famiglia perdoniamo l’oste davanti a Dio: non vogliamo vendetta, ma solo giustizia”.

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