Oxfam: i super-ricchi hanno già esaurito la loro quota di CO2 per il 2025
Gli attivisti per il clima chiedono di tassare la ricchezza dell’1% più ricco del mondo per frenare l’inquinamento. Questo 1% emette già la quantità annuale di CO2 in soli 10 giorni, alimentando la crisi climatica con uno stile di vita eccessivo. Oxfam ha calcolato che queste persone dovrebbero ridurre le emissioni del 97% entro il 2030 per rispettare gli accordi di Parigi. I super-ricchi, responsabili del 15,9% delle emissioni nel 2019, dovrebbero pagare per il danno ambientale causato. Tuttavia, manca ancora il sostegno politico per implementare misure come tasse sul reddito e sul patrimonio e vietare lussi inquinanti.
Gli attivisti chiedono di tassare il 1% più ricco per combattere l’inquinamento
Gli attivisti per il clima stanno promuovendo la tassazione della ricchezza dell’1% più ricco della popolazione mondiale come mezzo per contenere l’inquinamento. In soli 10 giorni, questa parte più ricca ha emesso la stessa quantità di CO2 che avrebbe dovuto produrre in un anno, secondo un’analisi di Oxfam. Tale comportamento, basato su “stili di vita eccessivi”, contribuisce alla grave crisi climatica attuale.
Il rapporto di Oxfam ha evidenziato che il 1% di individui più ricchi consuma circa 76 tonnellate di CO2 all’anno, ben al di sopra della “quota equa” di 2,1 tonnellate calcolata per rispettare gli obiettivi degli accordi di Parigi. Questa minoranza, composta da molti miliardari e milionari, ha emesso il 15,9% di tutte le emissioni nel 2019, mentre il 50% più povero ha contribuito solo al 7,7% delle emissioni.
Per raggiungere gli obiettivi climatici, Oxfam sottolinea che i super-ricchi dovrebbero ridurre le proprie emissioni del 97% entro il 2030. Tuttavia, sono necessarie azioni urgenti da parte dei governi per rendere questo obiettivo realtà, come tassare le emissioni e i lussi inquinanti, come i jet privati e i superyacht.
Il lavoro di regolamentazione sulle aziende e gli investitori per ridurre drammaticamente le emissioni è essenziale per garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta. Gli attivisti continuano a chiedere il sostegno politico a livello globale per introdurre misure di tassazione sul 1% più ricco e raccogliere i fondi necessari per affrontare la crisi climatica in corso.
Attivisti per il clima chiedono una tassa sul 1% più ricco per combattere l’inquinamento
Il recente rapporto di Oxfam ha evidenziato come l’1% più ricco della popolazione mondiale abbia già emesso una quantità di Co2 equivalente a un intero anno di emissioni in soli 10 giorni. Questo gruppo, composto principalmente da miliardari e milionari, consuma circa 76 tonnellate di Co2 all’anno, molto al di sopra della “quota equa” di 2,1 tonnellate a persona compatibile con gli obiettivi degli accordi di Parigi.
La crisi climatica, aggravata dagli “stili di vita eccessivi” dei super-ricchi, ha portato a una crescente pressione sugli attivisti per il clima affinché si adottino misure drastiche. Oxfam ha sottolineato l’importanza di tassare pesantemente le emissioni dei super-inquinatori e di limitare i loro lussi eccessivi, come jet privati e superyacht, per ridurre il loro impatto ambientale.
Nonostante le richieste sempre più pressanti, manca ancora un forte appoggio politico per implementare queste misure. Il G20 ha discusso di una tassa globale sul patrimonio dei miliardari, ma proposte simili sono state respinte in passato. Anche alla Cop29 sono state avanzate proposte simili, mentre gli attivisti continuano a sollecitare azioni concrete per combattere l’inquinamento.
Oxfam ha sottolineato l’urgenza di agire ora per evitare disastri climatici sempre più gravi. Introdurre imposte sul reddito e sul patrimonio dei super-ricchi, regolamentare le emissioni delle aziende e investire in soluzioni sostenibili sono passi fondamentali per proteggere il nostro pianeta e le generazioni future.
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