Pancalli lancia un’Italia da record a Tokyo “Abbiamo lavorato bene”

Pancalli lancia un’Italia da record a Tokyo “Abbiamo lavorato bene”

ROMA (ITALPRESS) – Una Paralimpiade già da record per l’Italia quella che scatterà domani a Tokyo con la cerimonia d’apertura e si chiuderà il 5 settembre. Può sorridere il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli pensando ai 115 atleti (63 donne e 52 uomini) che saranno impegnati nei prossimi giorni tra tartan, piscine, strade e palazzetti: “Sono strafelice per i numeri da primato di questa delegazione e anche perché le donne hanno superato gli uomini – ha detto il numero uno Cip all’Italpress -. Poi avremo la bellezza di 69 atleti esordienti e saremo presenti in 15 delle 22 discipline previste dal programma dei Giochi. Questi numeri sono il risultato dell’azione di politica sportiva portata avanti dal Cip insieme alle Federazioni e grazie all’impagabile lavoro delle società sportive sul territorio, senza dimenticare i Corpi di Stato del gruppo paralimpico militare. Grazie ai loro sforzi, gli atleti hanno potuto continuare a sognare e a prepararsi anche durante il lockdown”. Cinque anni fa le medaglie collezionate dalla delegazione paralimpica furono 39, di cui 10 d’oro, 14 d’argento e 15 di bronzo. “Tokyo è la mia quattordicesima Paralimpiade tra quelle da atleta e quelle da dirigente, tra estive e invernali – ricorda Pancalli – Non ho mai fatto previsioni, la mia scaramanzia è patologica. Sappiamo di aver lavorato bene e che lo sport italiano ha due facce della stessa medaglia, il Coni e noi”. Oltre a pensare al presente, il numero uno del Cip guarda al futuro con un occhio ai Giochi di Milano-Cortina 2026, già in prima linea nella campagna globale di sensibilizzazione per i diritti delle persone disabili: “La campagna di “wethe15″ è bellissima, su scala planetaria grazie alla lungimiranza dell’Ipc. Sono state radunate le maggiori organizzazioni internazionali, non solo sportive, come ad esempio le Nazioni Unite. La missione del mondo paralimpico è di cambiare la percezione della disabilità, favorendo il riconoscimento dei diritti di tutte le persone disabili. Lo sport è uno strumento per ottenerlo – conclude Pancalli – noi abbiamo partecipato all’iniziativa illuminando il Colosseo e con gli edifici iconici legati all’organizzazione dei Giochi 2026”.
(ITALPRESS).
dol/pal/gm/red
23-Ago-21 18:41

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