Papa Francesco: “Abbandoniamo l’escalation delle guerre, è tempo di dialogo e trattativa”
A Roma, Papa Francesco ha fatto appello alla saggezza dei governanti affinché cessi l’escalation e si ponga ogni impegno nel dialogo e nella trattativa. Durante l’Angelus, tenutosi in piazza San Pietro, il Santo Padre ha esortato alla preghiera per il Sudan, dove la guerra continua da oltre un anno senza trovare una soluzione di pace. Ha auspicato il silenzio delle armi e ha chiesto l’impegno delle autorità locali e della comunità internazionale nel fornire aiuto alla popolazione e ai sfollati, affinché i rifugiati sudanesi possano trovare accoglienza e protezione nei paesi confinanti.
Inoltre, Papa Francesco ha ricordato la situazione della martoriata Ucraina, della Palestina, di Israele e del Myanmar, invitando alla solidarietà e alla preghiera per queste realtà segnate dal conflitto e dalla sofferenza. Ha rivolto un saluto speciale ai pellegrini presenti in piazza San Pietro, provenienti da varie parti d’Italia e del mondo, in particolare dalla Croazia e da Madrid. Ha ricordato i fedeli di Bellizzi e di Iglesias, il Centro Culturale “Luigi Padovesè di Cucciago, le postulanti delle Figlie dell’Oratorio e il gruppo “Pedalare per chi non può”, che ha compiuto un lungo percorso in bicicletta da Faenza a Roma.
Infine, ha salutato i ragazzi dell’Immacolata e ha augurato a tutti una buona domenica. Prima di concludere, ha chiesto alle persone presenti di non dimenticare di pregare per lui, dimostrando così la reciproca vicinanza spirituale e il sostegno reciproco nella fede. L’invito alla preghiera e alla solidarietà è stato sottolineato come un gesto fondamentale per sostenere chi soffre e per costruire un mondo più giusto e pacifico.
Nell’attuale contesto internazionale, Papa Francesco si è dimostrato una voce di pace e di speranza, invitando alla collaborazione e al dialogo come strumenti per risolvere i conflitti e per promuovere la riconciliazione e la fratellanza tra i popoli. La sua attenzione alle situazioni di conflitto e di sofferenza in diverse parti del mondo riflette la sua missione di Pontefice, chiamato a essere testimone di misericordia e di amore universale. Il suo messaggio di pace e di solidarietà risuona come un richiamo alla coscienza di tutti, affinché si possa costruire insieme un mondo più giusto e più umano.
Foto Agenzia Fotogramma – ITALPRESS.