Papa Francesco: “Nessuna chiesa cristiana deve essere abolita in Ucraina”
Il Papa Francesco ha espresso preoccupazione per i combattimenti in Ucraina e in Russia, temendo per la libertà religiosa. Ha sottolineato che pregare non significa commettere male e ha chiesto di non abolire le Chiese cristiane. Le Chiese non devono essere toccate. Queste sono state le parole del Pontefice durante l’Angelus a piazza San Pietro a Roma.
Papa Francesco esprime preoccupazione per la libertà religiosa in Ucraina
Durante l’Angelus del 19 novembre 2023, Papa Francesco ha espresso il suo dolore per i combattimenti in corso in Ucraina e nella Federazione russa. In particolare, ha manifestato preoccupazione per le recenti norme di legge adottate in Ucraina, le quali potrebbero limitare la libertà di culto delle persone. Il Pontefice ha sottolineato che chi prega sinceramente lo fa sempre per il bene di tutti e non deve essere perseguitato a causa della sua fede.
Papa Francesco ha ribadito l’importanza di garantire la libertà religiosa a tutti, senza discriminazioni o restrizioni. Ha dichiarato che nessuno dovrebbe essere privato del diritto di pregare nella propria Chiesa e che le autorità devono rispettare e tutelare la libertà di culto di ogni individuo. Le Chiese cristiane, ha sottolineato il Pontefice, non devono essere toccate e nessuna di esse dovrebbe essere abolita, direttamente o indirettamente.
Il Santo Padre ha chiesto che venga garantita la libertà di culto in Ucraina e ha esortato le autorità a proteggere i diritti religiosi dei cittadini, permettendo loro di pregare liberamente secondo le proprie convinzioni. Infine, Papa Francesco ha invitato alla pace e alla solidarietà tra i popoli, affinché la libertà religiosa sia sempre rispettata e preservata in ogni parte del mondo.
La preghiera per la libertà religiosa: le parole del Papa durante l’Angelus
A Vatican City, durante l’Angelus del 19 novembre 2023, Papa Francesco si è espresso con grande preoccupazione riguardo ai combattimenti in corso in Ucraina e nella Federazione russa. Ha evidenziato il timore per la libertà religiosa a seguito delle norme di legge recentemente adottate in Ucraina, sottolineando che chi prega autenticamente lo fa per il bene di tutti, e non per commettere atti malvagi. Il Papa ha chiarito che nessuno dovrebbe essere perseguitato per aver pregato, e ha fatto appello affinché venga rispettata la libertà di culto di tutte le Chiese cristiane.
Durante il suo discorso, Papa Francesco ha ribadito che coloro che agiscono in modo dannoso verso il proprio popolo sono responsabili delle proprie azioni, ma non possono essere colpevoli di tali azioni semplicemente perché praticano la preghiera. Ha invitato a garantire il diritto di pregare liberamente ai fedeli di tutte le confessioni cristiane, senza alcuna forma di discriminazione o soppressione. Le Chiese, secondo il Pontefice, rappresentano luoghi sacri che devono essere rispettati e tutelati.
Nel contesto dell’Angelus a San Pietro, Papa Francesco ha lanciato un appello universale affinché venga garantita la libertà religiosa in ogni parte del mondo. Ha sottolineato che la preghiera è un atto di amore e non deve mai essere motivo di divisione o conflitto. Il Pontefice ha concluso il suo intervento con un invito alla pace e alla tolleranza, invitando tutti a pregare per la libertà e la dignità di ogni persona, indipendentemente dalla propria fede religiosa.
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