Parco Colosseo, TAR delegittima il Mibact
“La sentenza del Tar Lazio, che ha annullato i decreti d’istituzione del Parco archeologico del Colosseo e di nomina del relativo dirigente ad interim, nonché il provvedimento di indizione della selezione pubblica per la nomina del direttore titolare del Parco stesso, rende giustizia ai lavoratori coinvolti nei processi conseguenti alla riorganizzazione, già avviati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo”.
Il ricorso al Tar
Lo afferma in una nota il Segretario Generale della UILPA, Nicola Turco, che aggiunge: “Grazie al successo del ricorso promosso dalla Uilpa Mibact potrà infatti essere ripristinata la cornice di legalità entro la quale devono essere delineati e portati a compimento tutti i processi di razionalizzazione organizzativa che investono le Amministrazioni Pubbliche”.
Prosegue Turco: “In particolare tali decreti, oltre ad essere stati emanati in pieno dispregio della normativa che regola l’architettura organizzativa dei Ministeri nonché l’istituzione di nuovi posizioni di livello dirigenziale generale, si pongono in evidente contrasto con il principio di buon andamento dell’azione amministrativa contenuto nell’articolo 97 della Costituzione e, qualora avallati, determinerebbero l’insorgenza di nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. Il tutto è stato perseguito attraverso una procedura assolutamente illegittima, frutto di quella dilagante cultura autocrate e prevaricatrice che tenta sistematicamente di insinuarsi nel rapporto tra amministrazione e politica”.
“Ma – incalza il Segretario generale della Uilpa – aldilà delle riconosciute violazioni di ordine giuridico, assume enorme rilevanza il fatto che la sentenza del Tar abbia riconosciuto alle associazioni sindacali la piena legittimazione ad agire in sede giurisdizionale a tutela degli interessi collettivi della categoria della quale hanno la rappresentanza, con particolare riferimento ai profili organizzativi della struttura ove i lavoratori interessati prestano la propria attività”.
Conclude Turco: “L’obbligatorietà dell’informazione preventiva alle organizzazioni sindacali sui progetti di riorganizzazione degli uffici nonché il confronto sulle modalità di gestione dei processi di mobilità, esplicitamente riaffermati dall’organo di giustizia amministrativa, costituiscono la conferma della assoluta liceità delle nostre ricorrenti istanze di confronto con le parti datoriali, dalle quali continueremo a pretendere le dovute risposte”.