Parkinson, orologio svela in 10 secondi se si è affetti dalla malattia

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Un’invenzione rivoluzionaria nella ricerca contro la malattia di Parkinson. È atato ideato un orologio che aiuta nella diagnosi del Parkinson.
Un orologio da polso in grado di rivelare, con un test di appena 10 secondi, se una persona è affetta da malattia di Parkinson o se il tremolio delle mani che presenta è diagnosticabile come tremore essenziale, patologia che non presenta un’evoluzione progressiva, a differenza del Parkinson, e che richiede un diverso trattamento.

Una ricerca Italo-inglese

Si tratta di un dispositivo innovativo, sviluppato dai ricercatori dell’Università Campus Bio-Medico di Roma in collaborazione con i colleghi dell’Università di Oxford. Il brevetto del sistema è già stato depositato.

Primo autore della ricerca e co-titolare del brevetto è il dottor Lazzaro Di Biase, neurologo presso l’Universita’ Campus Bio-Medico di Roma, che spiega: “Da molti anni i neurologi tentavano di arrivare a cio’ che abbiamo scoperto: un indice diagnostico non invasivo della malattia di Parkinson con un’accuratezza vicina al 92 per cento”.
“Il nostro indice, invece – specifica il dottor Di Biase -, e’ operatore-indipendente, rapido nell’utilizzo e ha un costo bassissimo, perche’ per funzionare necessita solo di un accelerometro, che costa dai 3 ai 15 euro”.

Come funziona

Il sistema funziona anche con la tecnologia laser, registrando la velocità  di movimento di un dito sul quale è stata applicata della carta riflettente. “Con l’approccio attuale – sottolinea il ricercatore – l’errore diagnostico e’ pari a circa il 40 per cento nei casi di tremore essenziale e al 20 per cento nel Parkinson. Ma parliamo di valutazioni fatte da neurologi specialisti in disturbi del movimento, che visitano centinaia di pazienti affetti da queste patologie ogni anno. Per un neurologo non esperto, la percentuale di errore puo’ salire ancora”.

Il Parkinson in Italia

In Italia i malati di Parkinson sono circa 300mila. Un paziente su quattro ha meno di 50 anni, il 10 per cento ha meno di 40 anni e nella popolazione generale circa un ultraottantenne ogni 50 ne è affetto. Il tremore essenziale, invece, è il più frequente disordine del movimento, con una prevalenza del 6 per cento in soggetti con età superiore a 60 anni.

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