Partorisce in bagno a 14 anni e va in ospedale col bimbo in braccio

Partorisce in bagno a 14 anni e va in ospedale col bimbo in braccio

Partorisce in bagno a 14 anni: è successo a Napoli. La ragazzina è arrivata in ospedale a Napoli con in braccio la figlioletta che poco prima aveva messo al mondo nel bagno della propria abitazione. Ora è assistita dai medici del San Paolo di via Terracina, a Fuorigrotta.

Attualmente si trova ricoverata nel reparto di Ginecologia, dove i sanitari hanno monitorato e stabilizzato le condizioni della 14enne e della bimba. Entrambe sono in buone condizione di salute.

Partorisce in bagno a 14 anni: attivata assistenza psicologica per la giovane

La giovane è arrivata in ospedale accompagnata dalla madre, ha spiegato ai dottori di aver dato alla luce la neonata nel bagno di casa.  La dirigenza ospedaliera, diretta da Vito Rago, ha attivato anche un percorso di assistenza psicologica utilizzando il personale dello Sportello Rosa, affiancando la minore con un team di psicologi specializzati.

La dirigenza ospedaliera, diretta da Vito Rago, ha attivato anche un percorso di assistenza psicologica utilizzando il personale dello Sportello Rosa interno alla struttura ospedaliera, affiancando la minore con un team di psicologi specializzati.

Sembra che la ragazzina abbia cercato di nascondere la gravidanza fino all’ultimo, ma la bimba che portava nel suo grembo di ragazzina è nata nel bagno di casa. Al fianco della ragazzina c’era la madre, che non ha mai smesso di rassicurarla e di stringerle la mano durante l’assistenza medica. La ragazza, fino al giorno prima del parto, aveva frequentato con buon profitto un istituto di Fuorigrotta. Adesso potrà contare sull’aiuto di uno staff di psicologi e specialisti messi a disposizione dalla direzione ospedaliera, guidata da Vito Rago. Della vicenda è stato informato anche il Tribunale dei minori, oltre ai servizi sociali.

«L’ospedale dispone di uno sportello rosa che è dedicato solo ed esclusivamente ai bisogni delle donne – ha spiegato Rago – generalmente assistiamo quelle vittime di violenza invece stavolta l’aiuto psicologico sarà rivolto alle necessità della neo mamma».

 

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