E’ Pd Factor per il dopo Renzi. Calenda, Zingaretti e Delrio i nomi
Dopo le dimissioni di Matteo Renzi, è partito il toto nome per la guida del Pd. In lizza Calenda, Zingaretti e Delrio. La nuova era del Pd partirà lunedì quando in direzione il vicesegretario Maurizio Martina ufficializzerà le dimissioni dell’ex premier e cercherà una tregua aprendo ad una gestione condivisa del partito nei prossimi passaggi, dall’elezione dei capigruppo alle consultazioni al Quirinale.
Nicola Zingaretti
Dopo la vittoria nel Lazio con 300 mila voti in più del Pd, è pronto a scendere in campo per la guida del partito dopo Renzi. In un’intervista a Repubblica chiarisce, a proposito di una sua eventuale partecipazione alle primarie per la scelta del nuovo segretario:”Io ci sarò. Anche alle primarie, non escludo nulla.Il modello a cui il presidente della Regione Lazio si ispira è l’Ulivo. Auspica un congresso aperto e unitario il cui tema dovrebbe essere l’articolo 3 della Costituzione sull’uguaglianza. Quanto a un’ eventuale intesa con M5S, non ha dubbi: Restiamo all’opposizione. “Il futuro segretario del Pd? Nicola Zingaretti potrebbe essere una di quelle candidature di peso su cui investire per ricostruire un campo democratico e di sinistra in Italia”. Per il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino il presidente del Lazio, appena riconfermato dal voto regionale e pronto a correre per le primarie, potrebbe essere l’uomo giusto per guidare il Partito democratico. E “ritrovare l’unità per rifondare un’identità in cui una comunità politica possa riconoscersi”.
Carlo Calenda
Altro candidato è Carlo Calenda, attuale ministro dello Sviluppo economico. “Sono state elezioni straordinariamente difficili – afferma Calenda – perché nuotiamo contro una corrente molto impetuosa che sta mettendo in crisi i partiti riformatori in tutti i Paesi occidentali. Siamo stati sonoramente sconfitti anche da un momento difficile della storia che impone un ripensamento profondo della partecipazione politica”. “Se continua questa autoflagellazione, alle prossime elezioni ci troveremo a scegliere tra il movimento 5 Stelle e la Lega. E sarà la fine della partecipazione democratica in Italia – aggiunge il ministro dello Sviluppo economico parlando coi militanti dem nella sede Pd di via dei Cappellari – dobbiamo tenere il Paese sulla rotta delle riforme e della governabilità”.
Debutto in sezione/circolo. Due ore di discussione belle e intese. Fare politica dentro una comunità è tutta un’altra storia. Iscriversi e ricominciare pic.twitter.com/dA4v87A58v
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) 9 marzo 2018
Graziano Delrio
Infine, l’ultimo nome in ballo come successore di Renzi è Graziano Delrio, attuale ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, visto da alcuni come un traghettatore. La minoranza preferirebbe prendere tempo con un reggente a tempo così da preparare candidature alternative come ad esempio Zingaretti.