Pena di morte in Arkansas, prima iniezione letale dopo 12 anni

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Pena di morte in Arkansas. È il primo caso dopo 12 anni. L’uomo giustiziato si chiamava Ledell Lee, condannato per l’omicidio in una sua vicina di casa, nel 1993. Il metodo utilizzato è stato quello dell’iniezione letale. Ha avuto luogo nel penitenziario di Grady. È la prima di una serie di esecuzioni che si susseguiranno nelle prossime ore. La Corte suprema, infatti, ha reso di nuovo legale la massima pena nello Stato americano, accogliendo un ricorso per l’utilizzo di uno dei farmaci usati per l’iniezione letale.

Altri sette condannati a morte attendono di essere giustiziati. Il governatore repubblicano dello stato dell’Arkansas, Asa Hutchinson, ha annunciato di avere intenzione di giustiziare otto persone entro fine aprile. La Corte suprema degli Stati Uniti, due giorni fa, ha respinto due richieste di esecuzione per Don Davis e Stacey Johnson. Stessa decisione, la scorsa settimana, per Bruce Ward. Mentre, due settimane fa, è stato concesso un mese in più a Jason McGhee.

Un giudice distrettuale della contea di Pulaski, giorni fa, ha vietato l’uso di una sostanza utilizzata per le iniezioni letali, bloccando ogni esecuzione in programma. A richiedere la sospensione della sostanza è stata la casa farmaceutica che lo distribuisce, la Mckesson Corporation. Le autorità dello Stato hanno intenzione di opporsi. Il governatore repubblicano e la Corte suprema dell’Arkansans vorrebbero ottenere il via libera prima che il farmaco usato per le esecuzioni, il Midazolam, scada.

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