Pensioni, al via l’Ape. Le novità di gennaio
Novità in arrivo per i pensionati italiani; da oggi 3 gennaio i primi pagamenti per questo mese, ma da febbraio tutte le prestazioni dovute saranno erogate il primo giorno “bancabile del mese” ( ovvero il primo giorno lavorativo che per le Poste è anche il sabato, ma per le banche non sempre).
Si tratta di una misura che semplifica le procedure per il ministero del Tesoro e che dovrebbe rendere più veloci i pagamenti. Tale novità è stata introdotta dal cosiddetto decreto Milleproroghe, firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 31 dicembre, dopo che, con la norma 65/2015, erano già state unificate le date di pagamento di tutti gli assegni (Inps, Inpdap ed Enpals).
Inoltre, secondo le stime dell’Inps, verrà trattenuto lo 0,1% delle pensioni annue, proprio da febbraio e per quattro mesi, a tutti i pensionati, a titolo di restituzione per la differenza fra l’inflazione programmata (0,3%) e quella consuntiva (0,2%) nel 2015. Ciò è dovuto al fatto che nel 2015 sono state erogate cifre per le pensioni superiori dello 0,1% a quanto effettivamente dovuto. Fortunatamente, si tratta di somme molto basse: per una pensione di 1.000 euro al mese l’importo da restituire è di un euro (lo 0,1%, appunto) che diventano circa 12 euro su tutto l’anno.
La seconda novità sul fronte pensionistico riguarda la quattordicesima che il prossimo mese di luglio sarà erogata a 3,4 milioni di “non più lavoratori”; 1,2 milioni in più rispetto a quanti l’hanno incassata nel 2016.
Introdotta nel 2007 dal governo Prodi, infatti, la quattordicesima era destinata a chi percepiva una pensione pari a una volta e mezzo l’assegno minimo dell’Inps, circa 750 euro. A partire dal 2017, l’importo entro il quale spetta la quattordicesima è stato elevato a due volte il minimo, quindi a 1000 euro mensili.
I nuovi pensionati che rientrano nella fascia tra 750 e 1.000 euro riceveranno quindi, per la prima volta, un bonus pari alla vecchia quattordicesima percepita da chi ha una pensione inferiore a 750 euro (336 euro per chi ha meno dii 15 anni di contributi, 420 euro per chi ha tra 16 e 25 anni di contributi, 504 euro per chi ha oltre 26 anni di contributi).
Per i pensionati che già ricevevano la quattordicesima è previsto, comunque, un aumento della stessa pari a circa il 30 per cento.