Per 1 italiano su 3 referendum inutili se propongono quesiti complessi
ROMA – Domenica 12 giugno si è votato per 5 referendum sul tema della giustizia, che però non hanno raggiunto il quorum necessario per rendere valido l’esito delle elezioni.
Ad oggi, anche a fronte di questo risultato, oltre 1/3 della popolazione (il 37%) ritiene i referendum inutili se propongono quesiti complessi e di difficile valutazione come in questo caso.
In generale, il referendum resta comunque uno strumento valido e utile per circa il 40% dei cittadini italiani.
Le opinioni si dividono, invece, in merito al quorum: tra chi chiede di mantenerlo così com’è, chi vuole completamente eliminarlo e chi, invece, sarebbe propenso per una modifica con un abbassamento della soglia.
La motivazione principale che ha spinto gli italiani a non recarsi alle urne risiede proprio nella complessità dei temi trattati e dei quesiti proposti, oltre che in una sfiducia nei confronti della politica e nel rispetto dell’esito delle votazioni.
I temi trattati, dunque, hanno fatto da deterrente al voto, infatti, oltre la metà di coloro che hanno disertato la cabina elettorale sarebbe andato a votare se si fossero trattati temi come quelli dell’eutanasia e della cannabis, ma che sono stati bocciati dalla Corte Costituzionale nei mesi scorsi.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 13/06/2022 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 1.
000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne
– foto Euroweek News –.