Per la prima volta osservato un orango che usa una pianta medicinale per curare una ferita

Per la prima volta osservato un orango che usa una pianta medicinale per curare una ferita

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Il mondo animale ha offerto uno spettacolo affascinante, quando per la prima volta un animale selvatico è stato osservato a utilizzare una pianta medicinale risoluta direttamente su una sua ferita. Questo episodio rivela un nuovo aspetto del comportamento animale, dimostrando che alcuni animali selvatici sono capaci di un certo livello di autoterapia, utilizzando le risorse naturali a loro disposizione.

L’accaduto è stato testimoniato nel parco Suaq Balimbing, sull’isola di Sumatra in Indonesia. Protagonista di questa particolare situazione è Rakus, un orango che ha destato l’attenzione degli scienziati. L’animale si è auto-curato una ferita utilizzando la medicina di una pianta tropicale. Tale comportamento animale è un ulteriore indicazione di come gli animali cercano di alleviare i loro mali utilizzando rimedi naturali.

Nel corso del 2022 gli scienziati hanno visto Rakus raccogliere e poi masticare le foglie di una pianta medicinale, conosciuta in tutto il sud-est asiatico per le sue proprietà analgesiche e anti-infiammatorie. L’orango maschio adulto ha successivamente applicato i succhi vegetali sulle dita per applicarli su una ferita sulla guancia destra, coprendo infine la ferita aperta con la pianta masticata, come una sorta di bendaggio improvvisato.

Le ricerche precedenti avevano dimostrato che le grandi scimmie, come gli oranghi, cercano medicinali nelle foreste per curarsi. Tuttavia, l’applicazione diretta di una pianta medicinale su una ferita è un comportamento che gli scienziati non avevano mai osservato prima. “È la prima volta che assistiamo a un evento del genere”, ha commentato Isabelle Laumer, biologa presso il Max Planck Institute of Animal Behavior in Germania.

Ulil Azhari, co-autore e ricercatore del Progetto Suaq a Medan in Indonesia, ha documentato l’intrigante comportamento dell’orango. Dalle sue fotografie emerge che la ferita è stata completamente guarita nel giro di un mese. Dal 1994 gli scienziati monitorano gli oranghi nel parco nazionale Gunung Leuser, in Indonesia, ma non era mai stato osservato questo tipo di comportamento prima d’ora.

“Molto probabilmente, stiamo parlando di automedicazione”, ha affermato Jacobus de Roode, biologo della Emory University non coinvolto nel suddetto studio. De Roode aggiunge che Rakus ha applicato la pianta medicinale unicamente sulla ferita, escludendo altre parti del corpo. Gli scienziati ipotizzano che Rakus possa aver imparato questa tecnica da altri oranghi che vivono al di fuori del parco, distanti dall’osservazione quotidiana degli scienziati.

Negli scorsi anni, gli scienziati hanno documentato anche altri esempi di primati che utilizzano piante medicinali. Ad esempio, gli oranghi del Borneo talvolta si massaggiavano con il succo di una pianta medicinale, forse per alleviare i dolori muscolari o scacciare i parassiti. Chimpanzé e gorilla sono stati visti ingoiare foglie ruvide per eliminare i parassiti dallo stomaco.

“Se questo comportamento è riscontrabile nei nostri parenti più stretti e viventi, cosa potrebbe dirci riguardo alla prima evoluzione della medicina?”, si chiede Tara Stoinski, presidente e direttore scientifico del Dian Fossey Gorilla Fund, un’organizzazione no profit non coinvolta nello studio. Questi episodi sollevano interessanti interrogativi riguardo l’uso di medicine naturali negli animali e la loro potenziale influenza sull’evoluzione umana.

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