Perché Giulio Rapetti ha scelto di chiamarsi “Mogol”? La sorprendente storia dietro il nome d’arte ispirato al mondo Disney

Perché Giulio Rapetti ha scelto di chiamarsi “Mogol”? La sorprendente storia dietro il nome d’arte ispirato al mondo Disney

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Mogol, pseudonimo di Giulio Rapetti, ha raggiunto il successo come paroliere italiano grazie alla sua collaborazione con Lucio Battisti. Il nome d’arte è stato scelto nel 1959 dalla SIAE da una lista di 120 nomi inventati da Rapetti. “Mogol” fu ispirato al personaggio del Gran Mogol delle Giovani Marmotte Disney. Nonostante all’inizio fosse scettico sulla scelta, il nome ha portato grande notorietà al paroliere. Nel 2006, ottenne il riconoscimento ufficiale del nome “Mogol” come parte del suo cognome. La storia dietro il nome artistico di Mogol è un mix di casualità, ispirazione e fortuna.

Il retroscena dietro il nome d’arte Mogol e la scelta della SIAE

Mogol è un nome d’arte che ha segnato la carriera di Giulio Rapetti, noto paroliere italiano. La sua collaborazione con Lucio Battisti ha dato vita a molti successi musicali nel panorama italiano. Tuttavia, la scelta di adottare il nome d’arte Mogol è stata in realtà dettata dalla SIAE nel 1959. Dopo aver iniziato la sua attività come paroliere, Rapetti aveva bisogno di un nome d’arte ufficiale e la SIAE gli impose la scelta tra una lista di 120 nomi inventati casualmente. Il nome Mogol fu quello scelto e da lì iniziò la sua carriera sotto questo pseudonimo.

La curiosa origine del nome Mogol risale al mondo della Disney, in particolare alle avventure di Paperino e dei suoi nipoti Qui, Quo e Qua. Nel contesto delle Giovani Marmotte, il Gran Mogol era una figura adulta e responsabile, che ispirò Rapetti nella scelta del suo pseudonimo. Nonostante l’iniziale perplessità, il nome Mogol divenne presto noto e associato al talento del paroliere.

Giulio Rapetti riuscì persino a far riconoscere legalmente il nome Mogol, aggiungendolo al suo cognome tramite un decreto del Ministro dell’Interno nel 2006. Questo nome d’arte, originariamente scelto quasi per gioco, ha finito per diventare un marchio distintivo della sua carriera artistica e musicale.

Il nome d’arte Mogol: l’origine e la storia di un pseudonimo famoso

Mogol, pseudonimo artistico di Giulio Rapetti, è un nome che ha segnato la storia della musica italiana. La scelta di adottare questo particolare nome d’arte risale al 1959, quando, iscrittosi alla SIAE, il paroliere doveva decidere con quale pseudonimo essere registrato. Dopo aver inviato una lista di 120 nomi inventati a caso, la scelta cadde su Mogol, divenuto così il suo nome ufficiale.

L’ispirazione per il nome Mogol proviene dalle avventure di Paperino e dei suoi nipoti Qui, Quo e Qua, in particolare dal personaggio del Gran Mogol, membro adulto e responsabile delle Giovani Marmotte, un’organizzazione scout presente nei fumetti Disney. Questa scelta, inizialmente fatta quasi per gioco, ha portato all’affermazione di un nome che sarebbe diventato celebre nel panorama musicale italiano.

Giulio Rapetti, in seguito, è riuscito a far riconoscere ufficialmente il nome Mogol all’anagrafe, diventando così Giulio Rapetti Mogol. Questo decreto del 2006 del Ministro dell’Interno ha sancito definitivamente l’identità artistica del paroliere, che ha continuato a firmare i successi della musica italiana con il suo celebre pseudonimo.

La storia di Mogol e del suo nome d’arte è un esempio di come scelte casuali e ispirate possano trasformarsi in simboli di successo e riconoscimento. Il nome Mogol continua a essere associato a uno dei più grandi autori della musica italiana, confermando l’importanza e l’unicità di una scelta che ha segnato la carriera di Giulio Rapetti.

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