“Petrolio”, l’ultimo successo di Cranio Randagio (video e testo)
Ecco l’ultimo successo del rapper Cranio Randagio, al secolo Vittorio Bos Andrei, 22 anni, morto dopo un party in un appartamento a Roma nella notte tra il 12 ed il 13 novembre
Ho tolto i sassi dalle scarpe e levigato i calli
da Roma nord fino alle Ande diventando grande,
ho fatto passi in queste lande degni dei giganti
per ritrovarmi in ogni caso a casa fra le carte
e cantami il tuo nuovo pezzo mi diceva mamma
mentre singhiozzava nella stanza
mi chiedeva di portarle il testo che non mi capiva
poverina aveva testa altrove, affitto e la benzina
io che mi detesto perché ho perso anche le tracce di me stesso
faccio tracce su me stesso non vedendo mai una lira
ci litigavo ma è normale, lei mi vuole ai talent
dice che il talento vale il doppio quando è in copertina
non ci arriva che mi dovrei ricoprire di mantelli come Harry fino a scomparire
qua la fama è fieno nel fienile e se il fattore arriva infilza col forcone fotte tutte le tue aspettative,
è facile perire
rit.
io volerò, io volerò via
come un gabbiamo pure se il petrolio mi pesa sul dorso
smorzando la via, io volerò via
volerò via
perché nel cielo c’è molto di più
che in questa terra sbranata da gru
che in quest’oceano sempre meno blu (sempre meno blu)
Dammi un motivo per restare, per mollare l’ancora
qui dove è tutto un detestare cio che l’altro fa
ci hanno oppressi per testare quanto è forte l’anima
per quanto a pezzi possa amare un giorno spirerà
cammino fra le spighe come Russel, slacciando le corazze
perché non mi serviranno, casa mia è sicura
ma quanto può far male dopo anni di battaglie
ritornare e ritrovar gli affetti in cenere scura?!
Eh? Eh?
Ma quanto cazzo è dura?!
In questa stanza sono tutti il nuovo Ed Sheeran
la bella voce, la chitarra, la faccia pulita
io che stavo ribaltato fino al giorno prima
triturato, sopra un marciapiede a rifiutar la vita
guarda mamma sono in tv come molti divi
fra chi sta senza obbiettivi tranne il flash di un obbiettivo
ma tra sti morti vivi c’ho trovato qualche amico
adesso suona insieme a me, accompagnato da buon vino
ed ho fatto buon viso a cattivo gioco,
riso del maremoto che mi limitava l’aria e intanto
mo’ fra 50.000 sto tra i primi 24
ma non sarà certo X Factor a dirvi quanto valgo
la gente si dimentica, si scorda in un secondo
anche soltanto che tu possa stare al mondo
ma come disse un sommo dall’alto del suo intelletto
non puoi fermare il vento, solo fargli perder tempo
Dammi un motivo per regnare mica una corona
voglio spiccare tra la gente dirgli che funziona
quando dai tutto per qualcosa fino alla psicosi
prima o poi si esulta, te lo giuro si, ci spero ancora
dai spalancami le porte, parlo con te il vero sovrano
di sto mondo, quello che ascolta e diffonde
io ho qualcosa di importante da dovervi raccontare
nessun “non ce la farai” vale quanto un “non mollare”