Philippe Leroy, l’attore, è deceduto.
L’attore Philippe Leroy, nato a Parigi nel 1920 e deceduto a Roma all’età di 93 anni, è stato una figura importante nel cinema italiano e francese. La sua carriera è iniziata negli anni ’60, quando ha esordito nel film drammatico-minimalista “Il buco” di Jacques Becker. Da allora, Leroy ha lavorato in numerosi lungometraggi, fotoromanzi e serie televisive, riscuotendo un grande successo sia in Francia che in Italia.
Uno dei suoi ruoli più celebri è stato quello di Yanez de Gomera, il compagno di Sandokan nell’omonimo sceneggiato del 1976. Inoltre, ha interpretato sant’Ignazio di Loyola nel film “State buoni se potete” di Luigi Magni, insieme a Johnny Dorelli e Renzo Montagnani. Leroy ha anche recitato in polizieschi come “Milano calibro 9” di Fernando Di Leo, accanto a Gastone Moschin e Mario Adorf.
Nel corso della sua carriera, Leroy ha lavorato anche in televisione, partecipando a sceneggiati come “La vita di Leonardo da Vinci” di Renato Castellani e alle serie “Noi siamo angeli” e “Don Matteo” con Terence Hill. Nel 1990 ha sposato la giornalista Silvia Tortora, con cui ha avuto due figli, Philippe e Michelle. La moglie lo ha lasciato vedovo nel gennaio del 2022.
Leroy è stato un attore versatile, in grado di interpretare ruoli drammatici, comici e avventurosi con grande talento e versatilità. La sua presenza sullo schermo era sempre intensa e memorabile, lasciando un’impronta durevole nell’immaginario collettivo degli spettatori. La sua carriera è stata lunga e di successo, con una vasta filmografia che testimonia la sua abilità e la sua passione per l’arte cinematografica.
La sua capacità di adattarsi a ruoli diversi e di emozionare il pubblico con le sue interpretazioni lo ha reso un attore stimato e amato da molti. Philippe Leroy rimarrà per sempre una figura iconica del cinema europeo, ricordata per il suo talento e la sua versatilità, che hanno contribuito a rendere indimenticabili molti dei film in cui ha recitato. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il mondo dello spettacolo, ma il suo lascito artistico continuerà a vivere attraverso le sue opere.