Piano fiscale: previsto deficit/Pil del 3,3% entro il 2025

Piano fiscale: previsto deficit/Pil del 3,3% entro il 2025

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Il ministro dell’Economia Giorgetti ha presentato il Piano di Bilancio di medio termine al Consiglio dei ministri, puntando a una spesa primaria contenuta e un deficit/PIL ridotto. Con una previsione della crescita economica e del rapporto debito/PIL, il Piano mira a uscire dalla procedura per deficit eccessivo entro il 2026. Si prevedono riforme e investimenti per migliorare la competitività e sostenere il potere d’acquisto. Il governo conferma il sostegno alle retribuzioni e l’impegno per la riforma del fisco. Il documento sarà presentato al Parlamento per ulteriori approvazioni.

Il Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine del Ministro Giancarlo Giorgetti

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha presentato in Consiglio dei ministri il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine, basato su dati aggiornati dell’Istat e il confronto con le parti sociali. Il Piano conferma una traiettoria di spesa primaria netta con una crescita media dell’1,5% nei prossimi sette anni.

Il Governo punta a ridurre il rapporto deficit/PIL al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, uscendo dalla procedura per deficit eccessivo. Grazie alla revisione del PIL nominale e ai dati sul debito, il rapporto debito/PIL a fine 2023 scende al 134,8%, con una discesa prevista solo dal 2027. Il Piano contiene riforme e investimenti per migliorare la competitività dell’economia italiana e contrastare il declino demografico.

Il Piano si basa su una linea seria, prudente e responsabile, coerente con l’azione del governo. Con tassi di crescita della spesa primaria netta previsti fino al 2031, si mira a stabilizzare l’economia e favorire una crescita sostenibile. Il documento sarà presentato al Parlamento per ulteriori valutazioni e approvazioni.

In conclusione, il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine del ministro Giorgetti è un passo importante verso la stabilità economica e il progresso del Paese. Le riforme e gli investimenti pianificati dimostrano l’impegno del governo nella ripresa economica e nel sostegno al potere d’acquisto dei cittadini, con un’attenzione particolare alla riduzione del rapporto deficit/PIL e al contenimento del debito pubblico.

Piano Strutturale di Bilancio: le misure per affrontare la crisi economica

Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha presentato il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine al Consiglio dei ministri, basato sui dati revisionati dall’Istat e su un confronto con le parti sociali. Il Piano prevede una crescita media della spesa primaria netta dell’1,5% nei prossimi 7 anni, in linea con le stime della Commissione europea. Questa strategia mira a ridurre il rapporto deficit/PIL al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, per uscire dalla procedura per deficit eccessivo.

Il Piano pone particolare attenzione alla riduzione del rapporto debito/PIL, che a fine 2023 scenderà al 134,8%, grazie alle revisioni del PIL e dei dati sul debito. Tuttavia, l’impatto dei Superbonus edilizi continuerà a condizionare il fabbisogno di cassa, influenzando il rapporto debito/PIL fino al 2026. Solo dal 2027 si inizierà a registrare un calo significativo in questo rapporto.

Inoltre, il Piano include una serie di riforme e investimenti per migliorare la competitività dell’economia italiana e contrastare il declino demografico. Si conferma anche il sostegno al potere d’acquisto delle retribuzioni e l’impegno per la riforma fiscale. Il documento verrà presentato al Parlamento nelle prossime ore, per essere valutato e attuato.

Il Piano Strutturale di Bilancio rappresenta un importante passo verso la stabilità economica e il miglioramento delle condizioni finanziarie del Paese, in un periodo di crisi e incertezza.

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