Picchiata, violentata e chiusa in gabbia, denunciato il convivente
Una donna 50enne di Giffoni ha deciso di denunciare il convivente che per anni l’ha rinchiusa nella gabbia del cane, costretta a giacere tra gli escrementi dell’animale, picchiata, violentata, minacciata di morte, torturata fisicamente con le sigarette spente sul suo corpo e obbligata a consegnare al suo uomo tutti i soldi che aveva.
L’uomo, 44 anni di Giffoni anche lui, rischia il rinvio a giudizio per le pesantissime accuse di violenza sessuale, maltrattamento, estorsione, stalking, minaccia e ingiuria. La donna, che si è costituita parte civile e ha voluto presenziare all’udienza preliminare, apertasi ieri e poi aggiornata al prossimo 7 giugno.
L’incubo sarebbe cominciato nel 2013 quando la donna, separata, intrecciò una relazione con il 44enne di Giffoni. I problemi sarebbero cominciati già all’inizio del rapporto.
L’uomo, già all’inizio del rapporto avrebbe rivelato la sua natura violenta, pretendeva inoltre che fosse la sua compagna ad addossarsi le rate di un mutuo intestato alla madre, ma acceso ad unico vantaggio dell’imputato. Nel fascicolo sono confluiti i ripetuti messaggi di minaccia indirizzati alla donna per costringerla a pagare e inoltre minacce di morte e violenze anche di natura sessuale.