Pichetto Fratin: “Il ddl nucleare non contrasta con il referendum”

Pichetto Fratin: “Il ddl nucleare non contrasta con il referendum”

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Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’importanza del nucleare per soddisfare il crescente consumo di energia elettrica. Si prevede che il consumo di energia raddoppierà nei prossimi anni e i piccoli reattori nucleari potrebbero essere la soluzione. Si parla di una tempistica di un paio d’anni per prepararsi e valutare le centrali nucleari, con l’introduzione degli small modular reactor all’inizio del prossimo decennio. Il ministro ha chiarito che la decisione non va contro i referendum abrogativi in Italia e che non saranno costruite più grandi centrali.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica parla del futuro energetico italiano

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’importanza del nucleare nell’ambito dell’energia elettrica in Italia. Con un consumo attuale di circa 300 miliardi di kWh, si prevede che questo numero si raddoppierà nei prossimi 15-20 anni, rendendo necessaria l’immissione di nuovi impianti nucleari. Secondo il ministro, l’utilizzo di piccoli reattori nucleari potrebbe soddisfare le crescenti esigenze energetiche degli italiani.

Fratin ha dichiarato che entro un paio d’anni l’Italia potrebbe essere pronta a livello giuridico per l’introduzione di nuove centrali nucleari e che nel prossimo decennio verranno valutati approfonditamente gli small modular reactor. Il ministro ha inoltre precisato che, nonostante la presenza di un passato legato a referendum abrogativi, il disegno di legge attuale non prevede la costruzione di grandi centrali ma si orienta verso l’utilizzo di reattori di dimensioni più contenute.

L’obiettivo è quello di garantire un approvvigionamento energetico stabile e sostenibile per il futuro del paese, riducendo al contempo l’impatto ambientale legato alle fonti energetiche tradizionali. Fratin ha sottolineato l’importanza di un approccio olistico e consapevole alla transizione energetica, avendo sempre come priorità la sicurezza e l’efficienza dei nuovi impianti.

Il futuro dell’energia elettrica: il nucleare come soluzione

Roma, Palazzo Chigi, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri su bollette e nucleare, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sottolineato l’importanza del nucleare per soddisfare il crescente consumo di energia elettrica. Attualmente, l’Italia consuma circa 300 miliardi di kWh all’anno e si prevede che questo consumo possa raddoppiare nei prossimi 15-20 anni.

Secondo il ministro, l’introduzione di nuovi reattori nucleari, in particolare piccoli reattori, è indispensabile per raggiungere gli obiettivi energetici del Paese. Si parla di un periodo di due anni per essere pronti con il quadro giuridico necessario e di valutazioni sulle centrali all’inizio del prossimo decennio, quando saranno disponibili gli small modular reactor.

È importante sottolineare che la decisione sull’adozione del nucleare non va in contrasto con i referendum abrogativi in Italia, poiché il disegno di legge prevede l’eliminazione delle grandi centrali a favore di impianti più piccoli e efficienti. Il ministro Fratin ha chiarito che il nucleare sarà una componente essenziale per garantire la sicurezza energetica del Paese e soddisfare le esigenze della popolazione.

La transizione verso un mix energetico più sostenibile e sicuro è una sfida importante per l’Italia, e il nucleare potrebbe rappresentare una soluzione efficace per garantire un approvvigionamento energetico affidabile e pulito per il futuro. Il governo si impegna a lavorare per attuare questa transizione in modo responsabile e coerente con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra e di promozione delle energie rinnovabili.

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