Piercing e tatuaggi, quali rischi e come farli in sicurezza

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Tatuaggi e piercing, una moda che non conosce crisi, ma prima di farli dovremmo conoscere sia i rischi che le soluzioni per eliminarli qualora cambiassimo idea. A mettere in guardia su tatoo e piercing sono stati i medici dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Sulla rivista “A scuola di salute”, i medici hanno analizzato questo mondo, partendo dalle infezioni fino alle allergie all’inchiostro, con un approfondimento su come evitare rischi e pericoli.

In Europa, circa il 30% dei giovani ha un piercing, percentuale che in Italia è pari al 20,3% dei ragazzi di età compresa tra i 12 e i 18 anni, con maggiore incidenza nel sesso femminile.

I tatuaggi sono una scelta che dura per tutta la vita (salvo soluzioni drastiche che non danno però risultati garantiti) ma ci sono anche molti rischi per la salute.

Attraverso tatuaggi e piercing si possono trasmettere infezioni batteriche della pelle che qualche volta possono entrare nel sangue e coinvolgere anche il cuore. Si possono trasmettere anche i virus dell’epatite B e C e, in misura minore, il virus dell’AIDS.

Vi sono poi le possibili reazioni allergiche agli inchiostri utilizzati per il tatuaggio e ai metalli del piercing, come quella all'”hennè nero” ottenuto aggiungendo all’hennè un composto molto pericoloso, la parafenilendiamina (PPD).

I piercing poi possono causare anche anche infiammazioni croniche che a loro volta possono provocare infezioni ricorrenti. La formazione di cicatrici o di cheloidi (lesioni cicatrizali, di dimensioni abnormi e sfiguranti) è un rischio concreto sia del tatuaggio che del piercing.

È importante farsi disegnare in centri sicuri e in condizioni igieniche controllate. Precauzione purtroppo poco seguita dai ragazzi, inconsapevoli dei rischi che un tatù non sicuro o un’applicazione a ombelico e lingua potrebbero generare.

Il problema dei costi moderati è una delle motivazioni che spingono i minorenni verso luoghi non a norma, quasi sempre all’insaputa dei genitori. I quali solo quando è troppo tardi scoprono i segni colorati su avambraccio e spalle dei figli. Il fenomeno è in crescita come dimostrano anche i dati sulle attività commerciali nel settore dell’estetica diffusi recentemente: circa 600 nuovi centri dedicati al decoro corporeo.

Consigli
Il primo consiglio è accertarsi che il tatuatore sia qualificato e che eserciti in una struttura igienicamente affidabile. Accertatevi che si lavi accuratamente le mani e che faccia uso di strumenti usa e getta oppure sterilizzati in autoclave. Aghi e tubicini devono essere estratti da confezioni sigillate, di fronte al cliente. Se non siete convinti, cambiate professionista cercandone uno in grado di dimostrare la propria esperienza. Infine gli inchiostri: meglio se nuovi e non provenienti da bottiglie rimboccate.

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