Pil: Bankitalia prevede un aumento dello 0,6% nel 2024

Pil: Bankitalia prevede un aumento dello 0,6% nel 2024

L’assemblea annuale della Banca d’Italia si è svolta a Roma il 31 maggio 2017 presso Palazzo Koch, la sede della banca centrale italiana. Durante l’incontro, sono state discusse le prospettive economiche per il Paese nel triennio 2024-2026, con particolare attenzione alla crescita del Pil e ai fattori che potrebbero influenzarla.

Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, la crescita del Pil rimarrà moderata nel corso di quest’anno, ma prenderà vigore nella seconda metà del 2025. Questo sarà possibile grazie alla ripresa del reddito disponibile e alla domanda estera che si prevede aumenterà nel periodo considerato. In media, il Pil dovrebbe registrare un incremento dello 0,6% nel 2024, dello 0,9% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026.

Le proiezioni evidenziano che, rispetto ai dati pubblicati in aprile, la crescita del Pil rimane immutata per l’anno in corso ma si riduce di un decimo di punto sia nel 2025 che nel 2026. Questa revisione al ribasso è principalmente dovuta alle ipotesi di tassi di interesse leggermente più elevati rispetto a quanto precedentemente previsto.

La banca centrale italiana, all’interno dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema, ha analizzato anche altri indicatori economici e finanziari per valutare la situazione complessiva del Paese. Le prospettive economiche sono strettamente legate agli sviluppi internazionali e a eventuali scosse sui mercati finanziari globali.

La fotografia scattata durante l’assemblea annuale della Banca d’Italia presso Palazzo Koch è stata resa disponibile dall’Agenzia Fotogramma. L’utilizzo della foto è consentito nel rispetto del contesto in cui è stata scattata, senza alcun intento diffamatorio nei confronti delle persone rappresentate.

In conclusione, le proiezioni macroeconomiche della Banca d’Italia confermano una crescita moderata del Pil per l’Italia nel triennio considerato, ma si prevede un’accelerazione a partire dalla seconda metà del 2025. La banca centrale continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione dell’economia e ad adottare eventuali misure per sostenere la crescita e garantire la stabilità finanziaria del Paese.

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