Pil, l’Ue “pressa” l’Italia per un miglioramento dello 0,2%
L’Unione europea continua la sua pressione sull’Italia per migliorare il Prodotto interno lordo di 0.2 punti percentuali. Margine richiesto per “portare l’Italia all’interno del margine tollerato di deviazione dello sforzo strutturale raccomandato dal consiglio per il 2017”.
Lo Stato sta decidendo le misure per la manovra da 3,4 miliardi per risanare il Pil. L’obiettivo è quello di evitare il ricorso ad un aumento delle accise. Il sottosegretario Antonello Giacomelli ha esposto dei dubbi sul “fronte Poste”, a cui ha risposto il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, che si è espresso come favorevole a mettere sul mercato la seconda tranche della società, se il controllo resterà pubblico.
Ieri, in conferenza, il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan ha confermato la linea sulle privatizzazioni: “Le privatizzazioni fin qui fatte e quelle che faremo non tolgono dal posto di guida lo Stato, lo mantengono là con più strumenti a disposizione. Gli obiettivi strategici che lo Stato affida alle sue partecipate rimangono pienamente operativi. Se ci sono timori rispetto a questo tema sono idee semplicemente sbagliate”.