Pirateria: Il 40% delle persone guarda contenuti illegalmente

Pirateria: Il 40% delle persone guarda contenuti illegalmente

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A Roma, Ipsos ha condotto un’indagine sulla pirateria audiovisiva in Italia per conto della Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV). I risultati dell’indagine sono stati presentati durante gli “Stati Generali della Lotta alla Pirateria tra Legalità, Sicurezza e Intelligenza Artificiale”. Nel 2023, la platea dei pirati audiovisivi in Italia è diminuita rispetto all’anno precedente, insieme al numero totale degli atti illeciti registrati. Tuttavia, nonostante questa tendenza, il danno economico potenziale per le industrie dei contenuti e per l’economia italiana rimane grave.

Secondo l’indagine, il 39% degli adulti italiani ha ammesso di aver commesso almeno un atto di pirateria audiovisiva. Il totale stimato di atti illeciti nel 2023 si attesta intorno ai 319 milioni, in calo rispetto ai 345 milioni del 2022. I film sono i contenuti più piratati, mentre la visione illecita di serie tv e fiction è diminuita del 14%. Il digitale è la modalità più utilizzata per accedere ai contenuti piratati (37%), anche se in lieve calo rispetto agli anni precedenti. Le IPTV illecite sono una delle forme preferite da circa 11,8 milioni di italiani, seguite dallo streaming (18%) e dal download (15%).

I pirati audiovisivi in Italia sono principalmente concentrati tra gli under 35, prevalentemente occupati e con un alto livello di istruzione. Sono più presenti nel sud e nelle isole e vi è una leggera prevalenza degli uomini rispetto alle donne. Il danno economico potenziale per le aziende a causa della pirateria è stimato intorno ai 767 milioni di euro. Per quanto riguarda la pirateria nel settore dello sport live, gli atti illeciti sono diminuiti rispetto all’anno precedente, ma rimangono superiori ai 36 milioni.

Il presidente di FAPAV, Federico Bagnoli Rossi, ha sottolineato che la pirateria audiovisiva continua a rappresentare una grave minaccia per le industrie audiovisive e l’economia nel suo complesso, con ripercussioni significative sull’occupazione e sullo sviluppo dei nuovi modelli di business. Ipsos ha calcolato una perdita di fatturato per l’economia italiana di circa 2 miliardi di euro, una diminuzione del PIL di circa 821 milioni di euro e la perdita di circa 11.200 posti di lavoro.

Una parte significativa degli italiani (47%) non è pienamente consapevole della gravità della pirateria e degli impatti negativi che essa provoca sull’economia e sull’occupazione. Considerata come una “piaga sociale”, la pirateria audiovisiva richiede un impegno costante per contrastarla efficacemente. Sono necessarie azioni mirate a sensibilizzare gli utenti finali sull’importanza di rispettare i diritti d’autore e combattere questa pratica illegale.

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