Più della metà degli italiani insoddisfatti del Sistema Sanitario in Italia
Il rapporto sulla salute di STADA ha rivelato che oltre la metà degli italiani è insoddisfatto del Sistema Sanitario Nazionale a causa della difficoltà di accesso alle visite mediche. Tuttavia, nonostante ciò, gli italiani mantengono fiducia nei medici e farmacisti. L’uso di piattaforme digitali per informazioni sulla salute è diffuso, ma si richiede maggiore attenzione alla relazione umana nell’assistenza sanitaria. La solitudine e il burnout sono problemi diffusi, soprattutto tra le donne e i giovani. Gli italiani chiedono un approccio olistico alla cura e miglioramenti nella work-life balance. Il rapporto offre spunti per un confronto costruttivo nel settore sanitario e per garantire un futuro più accessibile e innovativo per la salute.
Insoddisfazione degli italiani nei confronti del Sistema Sanitario Nazionale
Il Sistema Sanitario Nazionale Italiano sta suscitando sempre più insoddisfazione tra gli italiani, con oltre la metà della popolazione (52%) che si dichiara insoddisfatta. Le principali cause di questa insoddisfazione sono legate alla difficoltà di accesso alle visite mediche, con il 70% dei cittadini che lamenta problemi nel prenotare un appuntamento. Inoltre, il 31% ha riscontrato standard di cura non adeguati e il 20% denuncia la mancanza di accesso ai servizi di prevenzione, soprattutto nelle regioni del Sud Italia.
Nonostante l’insoddisfazione verso il Sistema Sanitario, gli italiani mantengono comunque fiducia nella medicina convenzionale, con una percentuale superiore alla media europea (77% vs 69%). La competenza dei medici e dei farmacisti è considerata uno dei principali fattori di affidabilità. Allo stesso tempo, oltre l’80% della popolazione utilizza piattaforme digitali per reperire informazioni sulla salute, sottolineando la crescente importanza della digitalizzazione nel settore medico.
Una nota preoccupante riguarda la scarsa sensibilità degli italiani nei confronti della prevenzione, con quasi 6 su 10 che non si sottopongono a screening e controlli. Inoltre, emergono problemi legati alla salute mentale, con il 57% che soffre di solitudine e il 20% di burnout, principalmente tra le donne e i giovani sotto i 35 anni. È evidente la necessità di un approccio più olistico e umano nell’assistenza sanitaria, che tenga conto non solo della salute fisica, ma anche di quella mentale del paziente.
In conclusione, il report evidenzia la richiesta degli italiani di un’assistenza sanitaria più centrata sul paziente, che valorizzi l’aspetto relazionale e umano della cura. È fondamentale per il futuro della salute pubblica italiana lavorare per un sistema più accessibile, innovativo e rispettoso delle esigenze e dei bisogni della popolazione.
Insoddisfazione e fiducia nel Sistema Sanitario Nazionale
L’ultimo STADA Health Report ha rivelato che oltre la metà degli italiani non è soddisfatta del Sistema Sanitario Nazionale, principalmente a causa della difficoltà di accesso alle visite mediche. Tuttavia, nonostante questo malcontento, gli italiani continuano a mostrare fiducia nei confronti degli operatori sanitari, riconoscendo la competenza dei medici e dei farmacisti come fattore determinante per la loro affidabilità.
La soddisfazione verso il sistema sanitario è in costante calo, passando dal 69% al 48% nell’arco di un anno. La principale causa di insoddisfazione rimane la difficoltà nel prenotare visite mediche, seguita da standard di cura non adeguati e dalla mancanza di accesso ai servizi di prevenzione, soprattutto nelle Regioni del Sud Italia. Tuttavia, nonostante queste sfide, la fiducia nella medicina convenzionale rimane alta tra gli italiani, superando la media europea.
L’uso di piattaforme digitali e fonti online per informarsi sulla salute è diffuso tra gli italiani, con “Dottor Google” a guidare la lista. Mentre c’è un interesse crescente per l’Intelligenza Artificiale e la digitalizzazione nel settore medico, gli italiani sottolineano l’importanza di mantenere un approccio umano e relazionale nell’assistenza sanitaria, evidenziando la necessità di un approccio olistico alla cura che consideri la salute fisica e mentale del paziente.
Il report ha anche evidenziato la presenza di problematiche legate alla salute mentale, con un alto numero di italiani che riportano sentimenti di solitudine e burnout, soprattutto tra le donne e i giovani. Proposte per affrontare questi problemi includono un miglioramento del work-life balance per i giovani e cambiamenti nella società che favoriscano il benessere, come il sostegno per le persone anziane e l’accesso a strutture ricreative.
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